E’ una giornata da ricordare quella di oggi per gli assessori Mimmo Spadoni e Giovanni Catellani. Con l’inaugurazione della nona edizione di Fotografia Europea e dei civici musei firmati Italo Rota, si chiude simbolicamente una lunga stagione di politiche culturali i cui suddetti eventi rappresentano l’espressione più concreta, l’eredità di un decennio di amministrazione come erano state le Vele di Calatrava per Antonella Spaggiari. E se Fotografia Europea è giunta forse alla sua ultima edizione – d’altronde la manifestazione ha dato tutto quello che poteva in termini di pubblico e successo al di fuori del perimetro dell’esagono – i lavori di ristrutturazione dei Musei sono destinati a durare nel tempo, a restare per sempre patrimonio della città.
Oggi si chiude quindi un ciclo, una stagione in chiaroscuro. Di successi ma anche di errori, di grandi progetti e grandi incompiute. I civici musei rappresentano bene le contraddizioni che hanno segnato il decennio di Delrio. I lavori sono stati affidati all’archistar Italo Rota, che oggi ha partecipato alla visita in anteprima dedicata alla stampa. Un progetto contestato il suo, soprattutto dagli intellettuali, dalla Reggio colta, borghese e molto conservatrice. Ma anche un progetto difficilmente assimilabile, a causa dei celebri funghi che hanno provocato una mezza rivoluzione, con appelli, petizioni, lettere anonime. Alla fine ne è uscito un compromesso: funghi rimandati alle calende, progetto amputato della sua parte più di impatto.
Il progetto, ci mancherebbe, come dicono dal Comune ha consentito la creazione di nuovi spazi o l’adeguamento funzionale e la rilettura di spazi esistenti del Palazzo San Francesco, ora Palazzo dei Musei, il cui nucleo originale è la pregevole Collezione di storia naturale di Lazzaro Spallanzani qui collocata nel 1830 – migliorandone l’accessibilità, la fruibilità, la sicurezza, i servizi, l’offerta educativa e culturale, la dotazione tecnologica; valorizzando le pregevoli collezioni storico-scientifiche e artistiche ed accrescendo la qualità e il numero delle sezioni espositive. E poi ci consoliamo con un opening, evento inaugurale e di apertura al pubblico dei nuovi spazi espositivi in programma – nell’ambito delle giornate inaugurali di Fotografia Europea 2014 – dalla mezzanotte di sabato 3 maggio alla mezzanotte di domenica 4 maggio.
Opening che coincide con l’inaugurazione di Fotografia europea, purtroppo sotto la pioggia. Dopo nove anni la manifestazione è cresciuta – e buona parte del merito va riconosciuto all’assessore Catellani – e il programma è ampio e vanta eventi di buon livello. Ma potrebbe essere l’ultimo anno: mancano i soldi e soprattutto manca la volontà politica di mandare avanti una manifestazione impegnativa, anche se l’unica di respiro nazionale che si tiene a Reggio.
Comunque andranno a finire le elezioni del 25 maggio, oggi si chiude un’epoca.
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