Firenze – Il 12 settembre sulla facciata della Basilica di Santo Spirito verrà proiettata la pellicola che ha reso celebre il regista toscano, campione di incassi al botteghino Levante Quarini segnava quota 75 miliardi nell’estate del 1996. Un successo che ha visto gli esperti interrogarsi sui “segreti” nascosti nella sapiente sceneggiatura e nell’ottima regia, nell’allestimento del cast e nella scelta delle location, senza guardare forse proprio lì dove la soluzione andava cercata, nel cuore della gente.
Il Ciclone non è stata l’opera prima dell’ex cabarettista, lo è stata “I Laureati” che alcuni ancora ritengono il suo film più bello. Entrambi i film trasudano frasi ed intere scene che più volte sono entrate nella vita degli italiani, riproposte durante le uscite con gli amici o tra innamorati, durante momenti in cui si è reso necessario risollevare gli animi spenti o durante malinconiche riflessioni. Chi lo ha fatto ostentando un falso toscano e chi regalando dizioni perfette e madrelingua che strappano ancora applausi e sorrisi.
Pieraccioni è andato ben oltre il botteghino, in questi oltre 20 anni ha regalato momenti, attimi di spettacolo puro a persone comuni.
Leonardo resta ben presto imbrigliato nel grande successo del film, a testimoniarlo è lui stesso in un suo libro sottolineando la richiesta degli amici “Quando ce lo rifai Il Ciclone?“. Inevitabile il fatto che la pellicola sia poi diventata un termine di paragone per i successivi lavori del “Golden Boy” che ne frattempo però è cresciuto.
Senza mai allontanarsi troppo da una serie di punti fermi ed irrinunciabili, Pieraccioni ha firmato altre opere che hanno intrattenuto il pubblico del grande schermo e regalato altrettante frasi celebri entrate nel pensiero comune.
Ha portato in Toscana David Bowie facendolo duettare con Harvey Keitel, ha fatto ballare Don Lurio e suonare una serenata di Jovanotti a Bud Spencer, ha messo Francesco Guccini dietro ad una cattedra ed ha reso immortali le espressioni di Massimo Ceccherini. C’è persino chi riconosce a Pieraccioni una eccellente sensibilità musicale trasmessa attraverso le colonne sonore dei suoi film, da Vasco Rossi a Bennato, passando per Daniele Groff.
Francesco De Gregori ha recentemente ricordato il suo rifiuto alla cessione di “Caterina” proprio per Il Ciclone “Un rifiuto che forse ha portato fortuna” dice oggi il Principe.
Ha fatto grandi cose, Leonardo, con estrema leggerezza, ma “mai quanto Il Ciclone”. La critica cinematografica ha sottolineato negli anni tutto questo fino quasi a suscitare la perplessità che non fosse Leonardo a non essersi staccato da Il Ciclone, quanto il suo pubblico, giornalisti compresi.
Nel frattempo Leonardo ha affrontato varie storie sentimentali fino a conoscere la paternità al fianco della toscanissima Laura Torrisi. La piccola Martina è un vero fenomeno della rete, forse a sua insaputa. Come ogni babbo che si rispetti, Leonardo non ha perso e non perde occasione di segnalare attraverso il seguitissimo profilo Social le straordinarie intuizioni della figlia: vero e proprio mito, oramai, di una generazione di Amici virtuali.
Chi ha seguito il talentuoso attore fuori dal grande schermo, durante gli incontri pubblici ad esempio, ha potuto apprezzarne, intatta, quella vena cabarettistica che i toscani hanno nel sangue. Più di una volta l’attore è stato spronato a tornare sul palcoscenico e lo ha fatto recentemente assieme agli amici di sempre. In attesa di uno spettacolo tutto suo, che a parere di chi scrive, riuscirebbe ugualmente bene.
Venti anni dopo Levante direbbe, forse, oggi al maturo Pieraccioni “Il Ciclone, quando arriva, ‘un t’avverte. Passa, piglia e porta via. E a te ‘un ti resta che rimanere lì, bono, bono a guardare e a capire che se ‘un fosse passato, sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio”.
Venti anni dopo, la Toscana rivolge un tributo all’intero cast con alcune serate. Tra Stia, in Casentino e Firenze.
La commissione cultura del Q1 di Firenze in collaborazione con l’Associazione Culturale Bang, in occasione del ventesimo anniversario dall’uscita nelle sale, Lunedì 12 Settembre alle ore 21, proietta il film sulla facciata di Santo Spirito durante una serata presentata da Alessandro Masti, noto speaker di radio toscana. Ospite d’onore il regista e protagonista e parte del cast tra cui Tosca D’Aquino, Barbara Enrichi (Vincitrice David Di Donatello proprio con il ciclone) Massimo Ceccherini, Sergio Forconi, Bruno Santini e Giuliano Grande.
Il brindisi sarà offerto dal Consorzio del Chianti. In anteprima nazionale anche uno special dedicato ai 20 anni realizzato da Bruno Santini e Leonardo Scucchi.
In piazza verrà riproposto l’indimenticabile dialogo tra Pieraccioni e suo nonno Gino, alias il grande regista Mario Monicelli.