Pisa – Troppo facile chiedere scusa. E’ questo, che ha detto il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, nel corso della Cerimonia delle scuse, avviata ieri per offrire, dopo 80 anni, le scuse alle vittime delle leggi razziali, entrate in vigore a Pisa nel 1938 e che valsero l’espulsione di migliaia di ebrei dagli atenei italiani.
“Noi oggi dobbiamo avere la forza di non obbedire mai, di non obnubilare mai la mente per cedere a nuove inique ragioni, di Stato, di corporazione, di carriera, di quieto vivere, di indulgenza reciproca”, ha continuato il rettore, nel corso della cerimonia cui hanno assistito decine di rettori del mondo accademico italiano, le autorità civili e la presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni. Che, nel suo intervento, ha sottolineato: “80 anni sono la durata di tre generazioni. Un’eternità. E tanto abbiamo atteso per ascoltare queste parole nel nostro Paese”. Un abbraccio, da parte del rettore Mancarella, che le è andato incontro al termine del suo discorso, ha suggellato una giornata piena della profonda consapevolezza dell’orrore di quanto accaduto a partire dal 1938, e la decisione di dire con forza: “Mai più”.