Legge elettorale: perché ho votato “sì”, perché ho detto “no”

Firenze –  La nuova legge elettorale della Toscana è stata approvata dopo un intenso dibattito,specie sugli sbarramenti  e sul listino.  Stamp ha chiesto ad alcuni consiglieri regionali  le ragioni del loro voto favorevole o contrario.  Iniziamo con  Simone Naldoni, del gruppo PD, per sapere come  ha motivato  il  suo voto favorevole e con  Marina Staccioli,  del gruppo  Fratelli d’Italia, che ha votato contro la legge.

Naldoni:  La legge che abbiamo approvato è un buon compromesso. Ogni legge elettorale dovrebbe essere approvata con la più larga maggioranza possibile e comunque con il concorso delle opposizioni; il lungo dibattito che abbiamo fatto, ha portato all’introduzione del voto di preferenza e a soglie di sbarramento accettabili. Il doppio turno e il premio di maggioranza garantiranno governabilità’ e stabilità’, quello che serve per affrontare al meglio le sfide che abbiamo di fronte: uscire dalla crisi garantendo coesione sociale ed equità. Ecco perché nonostante alcune cose che non mi piacevano, ho votato convintamente la legge elettorale.

D.  Ritiene, quindi, che questa legge  possa  avvicinare i cittadini alle istituzioni  e accrescere  la  partecipazione alla vita politica ?

Naldoni  Una legge da sola non può risolvere tutti i guasti prodotti dalla politica in questi anni; per risalire la china occorreranno anni di buoni comportamenti e di saldi legami etici e valoriali. La legge che abbiamo approvato va messa accanto però ad altre importanti decisioni prese in questi anni dalla politica toscana, fortemente guidata dal PD: diminuzione dei consiglieri a 40, eliminazione dei vitalizi, rimborsi di fatto azzerati, spese sotto attento controllo. Soprattutto un attento lavoro in Consiglio Regionale, teso a dare alla Toscana buone norme per il governo dl nostro territorio. L’insieme di questi atti ci fa guardare con fiducia all’appuntamento elettorale, convinti di avere argomenti per restituire ai cittadini la voglia di guardare con fiducia alla politica.

Tra  coloro che hanno  votato contro ,  queste  le  motivazioni   che ci ha espresso da  Marina Staccioli,  del gruppo  Fratelli d’Italia

Staccioli  Innanzi tutto il mancato rispetto del lavoro di circa due anni del preposto gruppo di lavoro consiliare; in seconda battuta perché trattasi di accordo politico tra Pd e FI mirato esclusivamente a costringere i partiti minori ad allearsi, mangiandone poi i voti in sede di ripartizione. Infine perché è a forte rischio di incostituzionalità, minando in modo tangibile i principi di rappresentanza e democraticità.

D  Cosa si poteva fare, allora,  per avvicinare i cittadini alle istituzioni  e accrescere  la  partecipazione alla vita politica ?

Staccioli La bozza proposta dal gruppo di lavoro garantiva un giusto equilibrio tra rappresentanza e governabilità, ma anche trasparenza. Serviva una legge senza listini bloccati e con voti di preferenza a premiare chi lavora; si doveva inoltre garantire rappresentanza, anche di opposizione, per ogni singola provincia.

 

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