Firenze – Sabato 18 gennaio, dalle 15 alle 18, si terrà, davanti alla sede della Giunta regionale toscana, in Piazza Duomo 10, un presidio di protesta. Oggetto, “le inadempienze della Regione Toscana sull’applicazione della Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza; inadempienze che generano l’impossibilità di avere accesso all’IVG in molte strutture sanitarie a causa dell’elevata presenza di personale sanitario obiettore”, dicono le associazioni che hanno organizzato il presidio, promosso dal Coordinamento 194, Libere Tutte – Firenze, Coordinamento Donne CGIL Toscana, Laboratorio per la Laicità, Il Giardino dei Ciliegi, Nodi Toscani Non Una di Meno.
“La Regione, oltre a ciò – continua la nota – non applica le linee guida del Ministero della Sanità emanate nell’agosto 2020 che prevedono la pratica dell’aborto farmacologico nei consultori e nei poliambulatori; non provvede alla formazione del personale sanitario (art. 15 legge 194) e, in particolare per quanto riguarda la procedura farmacologica, costringe le donne a tornare quattro volte nei presidi sanitari anziché una sola volta come già avviene nel Lazio e come raccomandato dalle comunità scientifiche nazionali e internazionali. Un solo accesso, soprattutto in tempo di pandemia, riduce significativamente le probabilità di contagi. La Regione Toscana, infine, non ha ancora provveduto a ritirare la delibera con cui assegna 195.000 euro di finanziamento al Forum della famiglia che comprende associazioni antiabortiste”.