Firenze – Questa volta la Lega punta al bersaglio grosso. Punta alla Regione di Renzi per conquistarsi l’Italia. Il candidato alle regionali Claudio Borghi viene da Milano e dal dipartimento di economia del partito, e si propone di porre fine alla “dittatura del PD”. Non è Toscano, ma “Nemmeno Pietro Leopoldo di Lorena era Toscano”, scherzano i vertici Lega locali oggi in conferenza stampa alle Giubbe Rosse, “eppure ha fatto cose meravigliose”.
Claudio Borghi è un populista sofisticato: fa propri i temi di Salvini ma con la cautela e lo stile da professore universitario del Sacro Cuore di Milano, quale è stato. Parla di inganno, quello in cui sono immersi tutti i cittadini – “L’Italia è stata ingannata per l’unità d’Europa” – e di temi internazionali cavallo di battaglia del partito – l’austerity, i soldi “regalati alla Grecia” – che però con le competenze regionali hanno poco a che fare.
La Lega corre da sola perché non accetta le incoerenze di Forza Italia, un partito – dice – fino a poco tempo fa alleato del nemico a Roma che in realtà si dovrebbe combattere: e ha scelto di correre alla guida di un candidato forte che punta sulla “trasparenza” e sulla comunicazione 2.0 – “su Twitter potete sapere tutto di me, anche cosa mi piace da mangiare”.
E i punti del programma? Ancora fumosi e in fase di definizione, ma tutti incentrati sulla crisi e su “un’emergenza” economica che, fin dal livello nazionale, la Lega è chiamata a “gestire”. Una missione, dunque, quella di Borghi, come prolungamento della nuova linea apportata al partito da Salvini.
L’attacco alla dirigenza attuale: “Se pensate che vada tutto bene, votate pure Rossi. Ma qui bisogna cambiare con la calce viva, è tutto sbagliato, siamo stati ingannati. (…) Se Rossi venisse rieletto potrebbe solo tagliare i servizi e alzare le tasse”, ma il governatore viene definito con un filo di ironia “un onesto funzionario di partito”.
Candidato pericoloso per alcuni, soprattutto per la destra locale, Borghi punta a sbancare con l’aiuto di tutto il partito – “Salvini sarà più qui che in altre regioni” – e a mettersi al servizio dei cittadini: “Arrivo qua in ginocchio per domandare aiuto ai toscani. L’Italia ha bisogno dell’aiuto della Toscana, che ha sempre ceduto grandi italiani al paese”.