Vicchio – L’evento, primo in presenza dopo oltre un anno di attesa per via della chiusura, fra gli altri, dei luoghi della cultura come misura anti Covid, si snoderà fra tre sedi di grande suggestione: la Casa di Giotto, la Casa di Benvenuto Cellini e il fondo nella centralissima via Corso del Popolo. Con i suoi 8mila abitanti e un paesaggio da cartolina, tra XIII e XIV sec. Vicchio diede i natali a due grandi personaggi dell’arte: Giotto e Beato Angelico, mentre Benvenuto Cellini aveva scelto questa cittadina come meta di soggiorno.
Proprio da qui, un luogo che trasuda storia e bellezza, prende le mosse “Le vie della forma”, che per un mese e mezzo vedrà l’arte contemporanea al centro di un progetto di valorizzazione e rilancio artistico-culturale del territorio. Protagoniste le opere di quarantadue giovani artisti che spaziano dal linguaggio della pittura alla poster art, dalla scultura all’installazione, dalla performance, alla video arte, avendo come filo conduttore un unico grande tema: il richiamo della luce, lo stesso che è agevole rintracciare, come componente allora di grande novità, nelle opere di Giotto e di Beato Angelico.
Le vie della forma è un progetto pluriennale, che nasce da un’idea della Consulta degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze – organo di rappresentanza degli iscritti – in collaborazione con il Comune di Vicchio, con il contributo della Fondazione CR Firenze e con il patrocinio della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze. Un progetto pensato e realizzato dagli studenti per gli studenti (ma non solo…), che ha avuto l’ambizione e il merito di mettere insieme in un unico coro di voci tutte le anime dell’Accademia, coinvolgendo docenti e allievi attraverso call tematiche, valorizzando l’apporto che ciascuno poteva dare all’iniziativa. Così gli allievi dei corsi di Design, e di Allestimento degli Spazi Espositivi sono stati coinvolti nella progettazione dell’allestimento della mostra, il corso di Illustrazione nella realizzazione di pannelli esplicativi che faranno da cornice alle visite guidate degli studenti del Biennio di Curatela Artistica e Didattica dell’arte, mentre il Biennio di Grafica si è impegnato in quella che è la comunicazione visiva. In mostra, invece, ci saranno gli allievi del Dipartimento di arti visive (pittura, scultura, grafica, decorazione). Fra loro una giuria composta da Valentina Gensini, direttrice artistica del Murate Art District di Firenze, Martino Margheri del Dipartimento Educazione di Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze e dallo storico dell’arte Antonio Natali – già Direttore della Galleria degli Uffizi – dovrà individuare tre vincitori, le cui opere entreranno a far parte della collezione permanente di arte contemporanea del Comune di Vicchio.
L’inaugurazione si svolgerà sabato 22 maggio alle ore 17.00 in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Comune di Vicchio. La mostra resterà aperta fino al 10 luglio, dal venerdì alla domenica: dalle ore 10.00 alle 13.00, dalle ore 14.30 alle 19.30. Una navetta gratuita sarà a disposizione dei visitatori che giungeranno a Vicchio in treno. Il servizio sarà attivo ogni venerdì pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 16.30, con partenza dalla stazione del paese fino alla Casa di Giotto. Previste ogni sabato visite guidate gratuite a cura degli allievi del corso di Didattica dell’arte.
In caso di passaggio della regione Toscana in zona arancione la mostra potrà rimanere aperta negli stessi orari, ma soltanto il venerdì. In caso di zona rossa, invece, sarà disponibile un virtual tour interattivo che verrà rilasciato sui canali di comunicazione dell’evento.
Per facilitare l’accesso dei visitatori alle sedi espositive, l’uso della navetta e la fruizione delle visite guidate nel rispetto delle norme anti Covid, sarà attivo il numero 3404939728. La singola prenotazione include tutte le sedi espositive coinvolte e l’ordine di visita degli spazi sarà consigliato dal personale referente in base alle disponibilità e al rispetto delle normative anti contagio. Compreso nel biglietto gratuito rilasciato dal Museo Casa di Giotto per la visita della mostra è compreso anche l’ingresso al “Museo di Arte sacra e religiosità popolare Beato Angelico”, che si trova nel centro del paese, in piazza Don Milani 7.