Firenze – Cosa accadrebbe se le statue lasciassero per una notte i loro basamenti? E’ questa l’idea dell’azione artistica di Libera Capezzone ( LIBERTA’) che stamani all’alba ha animato le strade dell’Oltrarno. Cartoni di due metri di lato, dipinti a monocromo, con le statue più celebri dei musei fiorentini: dalla Sabina del Giambologna al David, da Medusa ad Abacuc al Dante di Piazza Santa Croce. Tutti i dipinti sono accompagnati da testi poetici di Viola Barbara.
Una galleria di statue che dopo un lungo vagare diventano “clochard” e scelgono un cartone per dimora. Il destino di queste opere, che saranno tutto il giorno in vari luoghi dell’Oltrarno, è precario: potranno essere rovinate dalla pioggia, fotografate dagli abitanti del quartiere, asportate da passanti o diventare “Souvenir de Florence” per quei turisti meno distratti e non incanalati nei percorsi abituali. Le loro “miniature”, invece, saranno in mostra alla libreria La Citè dal 2 maggio Insieme a Libera Capezzone hanno partecipato al progetto artistico LIBERTA’: Viola Barbara, Valeri Aretusi e Massimiliano Ferrini.