Le sfingi di Luxor a guardia della piazza simbolo del Cairo

Parigi – Quattro sfingi dalla testa di ariete hanno lasciato Luxor per il Cairo: se prima ornavano il monumentale tempio di Karnak ora andranno ad abbellire piazza Tahir, il centro del sollevamento popolare del gennaio del 2011.

Le quattro sfingi saranno collocate ai lati dell’obelisco di granito rosa all’effigie di Ramsete II  che  si trovava a Tanis, sul delta del Nilo: un’iniziativa che  il governo giustifica con la volontà di rendere più visibile il patrimonio storico-artistico del paese e attirare il turismo.

Altri ritengono invece che la decisione di privare delle quattro sfingi il principale tempio egiziano e uno dei più importanti santuari al mondo sia legata al desiderio di rimuovere il ricordo della rivoluzione di nove anni fa e delle numerose contestazioni che ha ospitato la piazza.

Da alcuni mesi del resto il governo ha intrapreso una serie di lavori per darle un nuovo volto a questo luogo altamente simbolico. Oltre alle quattro sfingi si prevede anche di rifare l’illuminazione, la pavimentazione e collocare al centro del punto nevralgico della metropoli l’ obelisco circondato da spazi verdi.

La direttrice dei lavori, Sabah Abdel Razek, ha escluso che a ricordare la rivoluzione che ha segnato la caduta del rais vi sarà un monumento in quanto, secondo fonti riportate dal quotidiano La Croix, “il regime cerca di mascherare la storia e ha cancellato tutti i graffiti incisi sui muri della piazza”.  Con la trasformazione in atto la piazza non sarà più adatta a grandi assembramenti,  cosa già impossibile grazie a un capillare controllo di polizia che impedisce qualsiasi raduno.

Lo spostamento delle quattro sfingi ha comunque suscitato non poche polemiche anche perché si teme che essendo costruite di materiale fragile possano patire dell’inquinamento della capitale egiziana dove ormai vivono 15 milioni di persone. Preoccupano anche le violente tempeste di sabbia che talvolta funestano la città e il rischio di vandalismi.

Le sfingi che orneranno la piazza cairota fanno parte del viale monumentale all’interno del tempio di Karnak.  Il viale data all’incirca attorno a 1200 AC, all’epoca di Ramsete II.

A Luxor sono due i viali ornati di sfingi, sia quello che collega il tempio di Karnak all’imbarcadero del Nilo sia quello che collega Karnak col tempio più recente di Luxor. Gli egiziani, ricorda l’egittologa Maryline Sellier, avevano già l’abitudine ai tempi antichi di spostare i monumenti, come Ramsete II  che al momento di costruire la sua capitale aveva fatto venire statue da ogni parte del paese.  Senza scordare in tempi più recenti quando nel 1960 per costruire la diga di Abu Simbel furono trasferiti i templi di Abu Simbel .

Molti si chiedono infine se basterà dare un nuovo volto alla piazza Tahrir per cancellare i ricordi in quanto  la piazza che in arabo significa “liberazione”  sembra essere diventato ormai un radicato simbolo della resistenza.

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