Le Giornate della Laicità “fanno paura”. A Reggio il 23 e 24 aprile

©2013 A.Anceschi-0009Ogni anno l’organizzazione è un vero tour de force perché, per motivi che francamente non capisco del tutto, la laicità fa paura. Sembra quasi che dichiararsi laici sottenda, di fondo, una mancanza di rispetto (tutti mangiapreti) verso le fedi religiose (o si dovrebbe dire LA fede religiosa). Falso. Il rispetto laico è anzi totale verso le convinzioni e le credenze di ciascuno, senza neppure la necessità di condividerle.

Quello che i laici richiedono a gran voce, e per cui le Giornate vorrebbero essere una cassa di risonanza, è la volontà di autodeterminazione, la libertà degli individui nello Stato di decidere per sé rispetto i propri affetti, il proprio corpo, i propri valori. Questo rende davvero liberi in uno stato libero. Quello che i laici esigono è il diritto di scegliere. Non per gli altri, non di imporre la propria visione, ma di decidere per sé, all’interno di un quadro normativo corrispondente ad un’etica rigorosa e rispettosa, che tuteli le minoranze, non confessionale. Quindi laica. Terminato il polpettone iniziale (che però, miseriaccia, è necessario fare tutte le volte, e qui son stata anche molto sintetica) torniamo al programma. Le Giornate della laicità prevedono incontri e dibattiti sabato 23 e domenica 24 aprile, nell’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio. L’ingresso agli incontri sarà di tre euro (un contributo minimo al sostentamento della causa, insomma).

Ecco qualche consiglio sugli incontri:

Gli incontri di sabato mattina saranno interessantissimi. Li apriamo alle scuole – visto i temi – ma sono tutti benvenuti. Alle 10 Paolo Legrenzi e Armando Massarenti parleranno di logica. Sottoponendo alcuni problemi di ragionamento sarà facile capire come, per comodità e abitudine, ci si lasci guidare alla risposta più facile, che non è detto sia quella più utile, o la più vera. Questo accade nei problemi come nella vita quotidiana, e svelare il trucco può cambiare molti punti di vista.

A seguire Enrico Donaggio parlerà del fatto che crediamo di essere liberi, ma lo siamo molto meno di quando pensiamo. Esercitare lo spirito critico, assumere posizione autonome, pensando con la propria testa sembra un atto scontato, ma forse la crisi di partecipazione alla cittadinanza ci dice che non è proprio così.

Di Costituzione in molti infiorano discorsi sulla sua bellezza ma è forse una delle più disattese tra i paesi civilizzati. Ne parliamo tutti gli anni perché per noi si tratta di un documento estremamente efficace, che basterebbe applicare per trovare risposte. Il tema è particolarmente caldo in attesa del referendum in autunno e servirà certo a chiarire le posizioni. Ne Parlano Gaetano Azzariti e Jacopo Tondelli.

Un altro tema sentito nel dibattito sulla laicità è la bioetica. Noi pensiamo che debbano esistere regole e confini entro i quali la scienza deve muoversi, ma che essi non possono (per definizione!) essere sanciti da una qualsiasi religione, se non vogliamo tornare ai tempi di Giordano Bruno e Galileo. Con Carlo Flamigni, Maurizio Mori e Demetrio Neri.

Cittadini e Repubblica: l’incontro con lo storico Nocola Tranfaglia e Mirco Carrattieri è organizzato in collaborazione con Istoreco. Spetta allo Stato formare i suoi cittadini? Pensiamo per esempio alla Francia e alle lezioni a scuola di educazione civica (chessà, magari al posto di quelle di religione…). Non potremmo forse aspirare ad una società più civicamente sensibile – anche a fronte del fatto che sarà sempre più multietnica-?

©2013 A.Anceschi-0052E domenica:

Enzo Marzo presenta, anche quest’anno, il rapporto sulla presenza delle confessioni nelle televisioni. Dati, numeri, non certo impressioni. E le conclusioni son sempre sconvolgenti. Spirito critico e problematicizzazione sono concetti da sempre cari al nostro Pierfranco Pellizzetti, che probabilmente avrà qualcosa di interessante da dire sul Potere, che in questi anni tende a rivestirsi di verità facendo passare per “barboso” ogni tentativo di approfondimento. Spiritualità. Le religioni spesso si arrogano non solo il possesso della verità, ma anche dell’etica e della spiritualità. La laicità intende rivendicare ciò che ognuno vive ogni giorno: che esistono sensibilità personali, convinzioni e interpretazioni. E i riti ne sono testimonianza. Infine l’ultimo incontro sarà con Annarosa Buttarelli, che nel suo libro “Sovrane” teorizza una nuova partenza, un modo di governare che parta da zero, che ricerchi una nuova democrazia che non si appoggi sulla storica esclusione di genere perpetuata nei secoli dei secoli.

Le anteprime (ci si conosce, si chiacchiera, si discute….):

E poi sì, viene Dario Fo. Viene in anteprima venerdì 22 aprile alle 18 al centro Malaguzzi (ci teneva ad una bella platea e non l’abbiamo accontentato!). E lui è tutto un programma. Anche se parlerà con Dio (che io mi aspetto di vederlo scendere in platea). Piace anche ai cattolici, (ce ne faremo una ragione), frizzante ma mai irrispettoso, sarà certo un viaggio interessante nella sensibilità di un premio Nobel. E poi per cominciare degnamente venite all’aperitivo di giovedì 21 alle 18.30 al Chiostro della Ghiara. Noi proponiamo buona compagnia (modestamente), uno spettacolo ideato e realizzato dai ragazzi delle scuole superiori (dei grandi!) e alle 21 il Reggio Film Festival (grandissimi!) che tutti gli anni presenta dei corti sempre più belli e sorprendenti. So che noi laici abbiamo un po’ la fama di esser noiosi (sempre con sta storia dei diritti, del pensiero critico…che barba che noia) ma a volte sorprendiamo. E magari vi sorprenderete anche voi, scoprendovi più curiosi di quanto non crediate.

Vi aspettiamo alle Giornate! Informazioni, programma, biografie su www.giornatedellalaicita.com

Alexia Salati

Vice-presidente di Inizaitiva laica

 

 

 

 

 

 

 

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