La Camera del Lavoro lancia a Reggio Emilia la mobilitazione per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre. Lo fa in grande stile, in una sala gremitissima del Centro sociale Pigal, chiamando a raccolta delegati, attivisti e semplici cittadini.
Sul palco, impegnato nella tavola rotonda, c’è anche il presidente nazionale dell’Anpi, Carlo Smuraglia che boccia, ancora una volta e senza misure, la riforma costituzionale: “Gli italiani vogliono essere cittadini o sudditi? E’ su questo che gli elettori sono chiamati a dare una risposta”. Il numero uno dell’Anpi “smonta” gli argomenti della semplificazione e del taglio dei costi della politica utilizzati dai sostenitori del Sì per spiegare i benefici della riforma: “Ci sono troppi parlamentari? Perché sono poltrone solo i seggi del Senato e non quelli della Camera?”, si chiede polemicamente. E ancora: “Che cosa vuol dire mandare a casa i politici? Vogliono un Paese senza politica? Lo abbiamo già avuto e ne portiamo ancora i segni”, aggiunge – tra gli applausi – Smuraglia. “Se si decidessero a fare ciò che è scritto nella Costituzione, si farebbe un’opera sacrosanta – conclude -. Penso che dire No abbia questo significato”.
Con il numero uno dell’Anpi, sul palco anche il costituzionalista Massimo Villone, Fabrizio Tonello di Libertà e Giustizia, Vincenzo Colla, segretario regionale della Cgil e la giornalista de Il Fatto Quotidiano Silvia Truzzi.