Le femministe protestano, la Reggiana perde

Una cinquantina di femministe (tra loro anche qualche uomo) martedì sera prima di Reggiana-Palermo hanno manifestato  nelle immediate adiacenze del Mapei Stadium. Le attiviste dell’associazione “Non una di meno” hanno esposto striscioni di protesta, sventolato cartellini rossi, e gridato duri slogan (“Stupratori in campo non ne vogliamo”, “no al patriarcato”, “sponsor complici”, ecc.) contro la decisione della Reggiana di mettere sotto contratto e schierare in campo il calciatore Manolo Portanova, condannato in primo grado a 6 anni per stupro. Notevole lo spiegamento di forze dell’ordine per evitare incidenti di qualsiasi tipo. In campo per la Reggiana, che tornava dopo molti anni davanti al suo pubblico a giocare una partita casalinga di serie B, le cose non sono andate affatto bene. Il cartellino rosso infatti lo ha sventolato anche l’arbitro Tremolada al 42esimo minuto del primo tempo a Marcandalli. I granata, penalizzati dall’espulsione, e pur restando  in partita fino al 93esimo, sono stati sconfitti per 3-1. La classifica della Reggiana adesso piange, con un solo punto in tre partite. Sabato i granata sono attesi dal derby al Tardini contro la capolista Parma, 3 vittorie in 3 partite.

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