Le elezioni europee in mezzo a una tempesta di fakenews

I giovani hanno una visione più europeista rispetto alla media

A poche settimane dal voto impazzano le fake news sulle politiche dell’Unione Europea e meno di un italiano su due sa riconoscerle. Un po’ meglio se la cavano i giovani, ma c’è poco da stare allegri in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimo, quando la consapevolezza e la conoscenza sui temi europei sarebbero quanto mai opportune. È l’esito del sondaggio realizzato da You Trend in collaborazione con la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea.

Gli italiani saranno chiamati a sceglier 76 dei 720 membri del Parlamento Europeo anche se, secondo la rilevazione, mezza Italia non ha fiducia nell’Unione Europea. Gli italiani che confidano nell’istituzione europeista sono infatti il 51% (42% abbastanza fiduciosi, il 9% molto). Una percentuale simile ritiene che far parte della Ue non abbia portato alcun vantaggio al Paese e se ci fosse un referendum, il 49% voterebbe per l’uscita dalla casa comune europea. Inoltre, un po’ più della metà della popolazione italiana (il 55%) ha la testa confusa dalla tempesta di fake news che imperversano in tema di politica europea.

Ma conforta un elemento non da poco tra quelli che emergono dal sondaggio: i giovani hanno una visione più europeista rispetto alla media della popolazione italiana. E sono anche maggiormente informati, sfuggendo così alla trappola delle fake news un po’ più agevolmente. Nella fascia tra i 18 e i 34 anni il 68% è convinto che l’Italia abbia un vantaggio ad essere Paese membro dell’Unione Europea: il 69% ha fiducia nell’Ue e in caso di referendum il 64% voterebbe no a un’“Italbrexit”.

Lorenzo Pregliasco, co-fondatore di YouTrend, ha dichiarato: “I dati della nostra ricerca suggeriscono che i giovani italiani tengano di più all’Europa e alle innovazioni portate dall’UE nella nostra vita quotidiana rispetto ad altre generazioni “.

Quanto al riconoscimento delle notizie false sulla politica europea, riesce a farlo in media il 45% degli italiani, che sale al 48% nella fascia tra i 18 e i 34 anni. Identico risultato se la tematica è quella delle norme europee in materia di cibo. Sulle politiche per i migranti il 59% degli italiani si perde nelle fake news, dato che scende al 56% tra i giovani, che sono anche i più informati (51%) sul fronte dell’agricoltura, dove comunque il 49% degli italiani riesce a far filtro rispetto alla tempesta di falsità.

Una delle fake news è quella sulla farina di grillo per cui l’Unione Europea avrebbe stabilito l’obbligo di utilizzo al 15% entro il 2030. Un falso grossolano, di cui però, secondo il sondaggio, è convinto il 62% degli italiani, che scende al 56% nella fascia tra 18 e 34 anni.

Un’altra colossale fake news riguarda la legge – ovviamente inesistente – che per presunti motivi ambientali obbligherebbe a lasciare incolto il 40% del terreno coltivabile in Italia.  Gli spacciatori di falsità hanno lavorato di fantasia, ma sono riusciti a convincere 7 italiani su 10 di questo taglio europeo all’agricoltura. Tra i giovani hanno riconosciuto la fake news il 39%.

Alessandro Marino, portavoce della Commissione Europea, ha motivato così il sondaggio: “Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, volevamo comprendere quanto le fake news che riguardano l’UE facciano breccia tra i giovani e se implicano una distorsione nella loro idea di Europa”.

Altra fake news sottoposta al sondaggio: “dal 2026 tutti i prodotti alimentari venduti nell’UE dovranno possedere un’etichetta numerica che indicherà quanto sono nocivi per la salute. Si stima che circa la metà dei marchi di pasta italiana saranno etichettati col massimo livello di nocività”. Non è vero ma il 53% degli italiani non ha risposto correttamente, dato che scende al 45% tra i giovani.

Un po’ più di informazione c’è rispetto a questo contenuto sottoposto alla rilevazione statistica: “nel periodo 2021-2027 l’Unione Europea non darà fondi all’Italia per sostenerla nelle attività relative a immigrazione, asilo e integrazione”. In questo caso che si tratti di un contenuto falso lo ha riconosciuto il 59% degli italiani e il 63% nella fascia tra 18 e 34 anni.

Scarso anche il livello di conoscenza degli italiani in materia di innovazioni, come per la recente legge dell’Ue sull’Intelligenza Artificiale: il 37% (il 40% tra i giovani) risponde di conoscerla bene o in parte; il 31% ne ha sentito parlare; il 27% naviga a fari spenti nella nebbia.

Chissà se la campagna elettorale, anziché smarrirsi nello stucchevole corpo a corpo in chiave di politica nazionale, riuscirà ad apportare maggiore conoscenza sulle questioni dell’Unione Europea, in modo da aumentare la capacità di sfuggire alle fake news. La Commissione Europea ha intanto deciso di varare alcune iniziative di informazione all’insegna dello slogan: “Usa il tuo voto. O altri lo faranno per te“. Si partirà con un video di quattro minuti  che vedrà alcune persone anziane raccontare ai nipoti la loro esperienza di vita resa migliore dalla democrazia. Ma visto l’esito del sondaggio di You Trend, viene da chiedersi se anziché puntare sui temi etici, certamente di forte portata valoriale, non sia il caso invece di comunicare meglio le cose che riguardano l’innovazione. O le farine di grillo.

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