Il Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma ha reso noti gli esiti sull’indagine della salute della popolazione italiana. Dal Rapporto Osservasalute 2013, curato dall’Università Cattolica di Roma, emerge che la Toscana è, tutto sommato, in buona salute.
Sul suolo granducale si vive, in media, oltre 80 anni. L’aspettativa media dei Toscani è di 80,2 anni per gli uomini e di 85 anni per le donne, che quindi si confermano più longeve. I Toscani vivono in media, rispetto al resto dei loro connazionali, ben 153 giorni in più. Le donne, sempre rispetto al resto d’Italia, muoiono meno per malattie cardiovascolari e gli uomini muoiono meno per tumori. In generale, rispetto al resto della Penisola, la mortalità per malattie oncologiche si riduce.
Ma se la mortalità è in calo, di conseguenza è in aumento il fenomeno dell’invecchiamento. La popolazione toscana è caratterizzata da un rapporto molto alto fra vecchi e giovani. Se sul territorio nazionale vi sono 148 anziani (over 65) ogni 100 giovani, in Toscana ve ne sono 187 ogni 100 giovani. Molti degli anziani toscani vive da sola ed in condizione di disabilità, soprattutto fra la popolazione maschile (41,59% contro un dato nazionale che si attesta al 19,93%). Meno sole vivono le anziane: 28,17% contro un ben più grave 35,39% a livello nazionale.
Interessante anche il dato sul consumo degli antidepressivi ed il ricorso al suicidio. I Toscani consumano 55,1 dosi giornaliere di antidepressivi ogni 1.000 abitanti, contro le 36,1 dosi giornaliere a livello italiano. Ma se la popolazione toscana risulta più stressata rispetto al resto del Paese, il numero dei suicidi è in leggero calo: 7,56 ogni 100.000 abitanti contro i 7,81 dello scorso anno.
Migliorano anche le prestazioni ospedaliere, con minori tempi per le dimissioni dalle strutture sanitarie, degenze preoperatorie più brevi, minori tempi di attesa per gli interventi e buoni dati per quanto riguarda, nello specifico, le operazioni per fratture del femore e per i parti con taglio cesareo.