Le alluvioni del 1966: convegno all’Università di Firenze

Firenze – Le alluvioni del 1966 – quella di Firenze ma anche le inondazioni che colpirono il Trentino Alto Adige, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia – e le alluvioni di oggi; i danni, la ricostruzione e la memoria; i piani di bacino e il monitoraggio dei corsi d’acqua. E ancora, la mitigazione del rischio idrogeologico e la nascita del sistema della protezione civile.

Sono questi alcuni dei temi oggetto del doppio convegno “Le alluvioni del 1966 – Le alluvioni di oggi”, in programma giovedì 26 e venerdì 27 maggio a cura del Progetto Firenze 2016, che coordina le iniziative per il cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze (ore 9-18 entrambi i giorni; Auditorium Banca Cassa di Risparmio di Firenze “Cosimo Ridolfi” – Via Carlo Magno, 7).

La due giorni, organizzata insieme all’Università di Firenze e al Centro per la Ricerca e l’Alta Formazione per la prevenzione del Rischio Idrogeologico (Cerafri), si apre con i saluti del prorettore alla ricerca dell’Università di Firenze Marco Bindi e del direttore generale della Banca Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Monceri. L’iniziativa ha l’obiettivo di contribuire ad accrescere la conoscenza e la documentazione tecnico-scientifica degli eventi calamitosi e di sottolineare la necessità di rivedere le attività di pianificazione e di azione infrastrutturale, oltre che di diffondere la memoria delle alluvioni e la cultura del rischio.

Fra gli interventi di giovedì 26, quelli di Fabio Castelli ed Enio Paris, del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Ateneo fiorentino, avranno a tema rispettivamente la modellistica meteo-idrologica degli eventi toscani del 1966 e la ricostruzione dell’alluvione e dei primi interventi di difesa; Giampiero Maracchi (Accademia dei Georgofili) rifletterà sul rapporto fra clima e territorio, Alberto Montanari (Università di Bologna) e Giovanni Seminara (Accademia dei Lincei) daranno conto dei lavori di un comitato internazionale di esperti sulle misure per la prevenzione del rischio.

Nella giornata del 27, aperta dalla vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e dall’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, interverranno, fra gli altri, rappresentanti degli Ordini professionali, dell’Unesco, del Ministero dell’Interno, dell’Unità governativa di missione contro il dissesto idrogeologico, dei Consorzi di bonifica, dell’Autorità Idrica Toscana, Utilitalia, Protezione Civile nazionale e regionale. Prenderanno la parola per l’Ateneo fiorentino Enrica Caporali, Ignazio Becchi, Giorgio Valentino Federici, Alessandra Petrucci. Previsto anche l’intervento dell’ex Prefetto di Firenze Paolo Padoin. Chiuderà il convegno un ricordo dell’eccezionale reazione della cittadinanza fiorentina di fronte all’alluvione.

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