L’avveniristico stadio della Fiorentina pronto fra quattro anni

Firenze – La Fiorentina ha presentato quest’oggi a Palazzo Vecchio l’avveniristico progetto della nuova casa viola, pronta se tutto andrà bene entro 4 anni. Un catino da 40.000 posti, la distanza media dal campo più bassa d’Italia, interamente coperto e ultramoderno, con sistemi di raccolta delle acque piovane e pannelli solari. Il nome “si riferirà alla storia di Firenze”, si chiamerà forse Dante Arena?

Ma quello che interessa ai tifosi viola sarà la possibilità stare vicini alla propria squadra in un impianto finalmente all’altezza delle aspettative e della città oltre all’importanza dell’impegno preso dalla famiglia Della Valle che dà così un segnale forte di crescita con un investimento importante (420 milioni di euro) e che guarda ad un futuro da protagonista.

ADV è al settimo cielo: “È per noi un giorno storico, presentammo il progetto iniziale ben nove anni fa. Ci vorranno altri quattro anni più o meno, ci sono stati dei piccoli problemi, ma questo è un grande passo non solo per Firenze, ma anche per l’Italia. Roma sta portando avanti il suo progetto, noi sicuramente siamo più avanti. Mi piacerebbe chiamarlo, visto che oggi siamo qui nel cuore della città, rinascimento viola. Anche se la strada è ancora lunga, siamo finalmente al primo mattone simbolico dello stadio. Questo dimostra l’attaccamento della nostra famiglia a Firenze e alla Fiorentina. Questa è una grande opportunità per tutti. Stiamo cercando partner finanziari e industriali per il più grande progetto d’Italia, di interessi ce ne sono tanti”.

I tempi tecnici indicati da Della Valle sono questi: due anni per iniziare i lavori, altri due per realizzarlo. Quindi servono quattro anni abbondanti per farlo. Sviluppi e strategie per la Viola? “Quello di avere la Fiorentina ai livelli che merita, rientrare sempre tra le prime sei e lottare per l’Europa League. Quest’anno è difficile per l’Europa, ne sono consapevole. Soprattutto dopo la serata surreale contro il Torino. La matematica ancora non ci condanna, se non dovessimo riuscirci avremo più tempo per lavorare per il futuro. Lavoreremo per una Fiorentina che la città merita. A parte due anni, sono sempre riuscito nel mio intento”.

A dare ancora più credito alla possibilità che questa sia “la volta buona” ci sono anche le parole del sindaco Nardella: “Andrea Della Valle ha parlato di rinascimento viola e di una storia cominciata nove anni fa. Credo che questa storia non sia stata mai bloccata, ma abbia sempre fatto passo avanti. Finalmente oggi posso dire che siamo arrivati a un punto di non ritorno per il nuovo stadio della Fiorentina”.

Nel gennaio 2015 la giunta fiorentina ha riconosciuto l’interesse pubblico dello stadio: “Il progetto è sempre andato avanti e oggi la Fiorentina ed io parliamo dinanzi a Firenze e all’Italia per impegnarci pubblicamente nella nuova costruzione dello stadio. Lo stadio non sarà una cattedrale nel deserto, ma ci saranno dei miglioramenti della viabilità con la nuova tramvia, l’ampliamento dell’aeroporto, una nuova stazione in viale Guidoni: insomma, si potrà arrivare allo stadio in treno, in tramvia, in auto, in aereo e in bicicletta come in tutte le città europee. Si creeranno tantissimi nuovi posti di lavoro, noi e i Della Valle siamo accomunati dalla cultura del fare”.

E proprio l’aspetto legato alla riqualificazione è forse la questione più importante perché da una solidità aggiuntiva ad un progetto che si prefigge di ridare luce ad una intera zona della città che con la tramvia e il nuovo quartiere universitario può innalzare la sua qualità di vita.

Anche Antognoni è raggiante: “Della Valle ha parlato chiaramente, è un investimento che la proprietà vuole fare. Ci sono i presupposti per vedere lo stadio nuovo tra quattro anni. Tutti gli stadi italiani hanno bisogno di un piccolo ritocco, bisogna fare impianti nuovi da altre parti e non sono a Firenze. Anche in città importanti come Napoli, Roma, Torino oltre lo Stadium bianconero. La Fiorentina è in vantaggio sulle altre città per fare uno stadio competitivo. Se avrei voluto giocarci? Beh rimango fedele al Franchi, ma uno stadio così bello invoglia..”.

Adesso ci saranno da trovare investitori privati per dare inizio al tutto. Ma da oggi i tifosi viola possono davvero tornare a sognare, con qualche certezza in più.

 

 

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