Parigi – Mentre il governo sta riflettendo su come varare una riforma del mercato del lavoro che consenta al paese di ridurre una disoccupazione che da una trentina di anni veleggia a livelli di massa da una trentina di anni, i francesi sembrano aperti a una serie di importanti cambiamenti. Secondo un sondaggio pubblicato oggi in Francia infatti, l’85% degli interpellati sarebbe disposto a essere prepensionato in cambio dell’assunzione di un giovane.
Solo il 14% si dichiara contro questa misura che comunque potrebbe essere autorizzata solo nel caso siano interamente maturati i diritti alla pensione. Una grande maggioranza poi (67%) approva anche la cosiddetta “disoccupazione parziale alla tedesca”. Anche i francesi dunque sarebbero disponibili a una riduzione del loro orario di lavoro e del loro stipendio in cambio della sicurezza del loro impiego.
A patto però che lo Stato indennizzi, almeno parzialmente, la perdita salariale. Il 61% infine vedrebbe con favore la creazione di un contratto di lavoro unico a tempo indeterminato che sostituisca gli attuali CDI e CDD (contratto a tempo indeterminato e contratto a tempo determinato). La stragrande maggioranza (78%) si pronuncia infine per una riduzione degli oneri sociali per le aziende che investono maggiormente nella formazione dei loro dipendenti.
I pareri sono invece più contrastati per quanto riguarda la soppressione della durata legale dell’orario di lavoro che in Francia è di 35 ore, con il 52% che vuole resti in vigore e il 48% favorevole invece alla sua abolizione. In Francia il tasso di disoccupazione si aggira attorno al 10,6% e quello giovanile al 25%.
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