Un appello vero e proprio, per affrontare e superare quella che non può non definirsi un’emergenza sociale: la doppia questione della casa e dell’occupazione.
La Cisl reggiana ha elaborato un documento, presentato nella giornata di oggi, che rappresenta da un lato una piattaforma per la crescita e dall’altro un’esortazione agli amministratori locali: “Lavoro e casa: ecco – si legge nella nota – ciò che chiedono le persone colpite dalla crisi. E’ una situazione che se accompagnata da frammentazione dei rapporti famigliari e debolezza delle relazioni sociali, rischia di sfociare in atti di disperazione e di conflittualità“.
La segretaria provinciale del sindacato, Margherita Salvioli Mariani, condivide con tutto il proprio gruppo dirigente una preoccupazione per la quale ha sentito l’esigenza di mettere in moto un’iniziativa “con l’obiettivo di rilanciare benessere sociale e sviluppo economico, superando l’immobilismo a cui assistiamo attraverso alcune scelte straordinarie e altre di lungo respiro. E’ ingiustificato il ritardo del nostro territorio, unico in Regione a non proporre azioni concrete per sfruttare questa grande occasione di rilancio dell’economia, soprattutto avendo la Stazione Medio Padana. L’obiettivo prioritario deve diventare quello di ricreare posti di lavoro: le istituzioni pubbliche devono creare alleanze di reciproca responsabilità sociale con il mondo produttivo, in modo da riportare sul nostro territorio pezzi di produzione portati all’estero“.
Sempre in merito al lavoro la Cisl chiede agli amministratori di farsi adeguatamente carico di una problematica correlata, quella “della sicurezza/legalità e della condizione lavorativa di molti lavoratori/lavoratrici, sempre più spesso in condizioni borderline, al limite della legalità. Bisogna rilanciare il ruolo dell’Osservatorio provinciale sugli Appalti; utilizzare i dati raccolti e messi in rete per creare una sorta di ‘black and white list’ in tutti i settori e non solo nell’edilizia“.
E a proposito di correlazioni, accanto al tema del lavoro c’è quello della casa. “Il calo o la mancanza di reddito – afferma la Salvioli – ha fatto diventare la casa un problema la cui soluzione non può più essere rimandata. Nel 2013 nella nostra provincia gli sfratti sono aumentati più del 50%, con più di 800 provvedimenti emessi e più di 600 eseguiti. Per questo come Cisl, oltre ad aiutare a pagare l’affitto a chi non ce la fa più, proponiamo azioni di carattere strutturale, con interventi pubblici e privati, per rendere disponibili nel mercato dell’affitto più alloggi in locazione a canone convenzionato sociale, con l’obiettivo che gli affitti non pesino più del 30% della capacità di spesa delle famiglie“.
Anche gli immobili, quindi, andrebbero sottratti a un certo immobilismo.