Lavoro, Cgil: “Agenzie assicurative, è far west contrattuale”

Firenze – Le “criticità” sono evidenti: oltre il 10% di salario in meno, minori diritti su ferie, festività e indennità di preavviso, un assoluto potere discrezionale degli agenti sui dipendenti. L’allarme di Fisac Cgil Toscana sul “far west delle agenzie assicurative, urge una lotta alla pirateria contrattuale che toglie diritti e salario ai lavoratori anche in Toscana”.

Insomma, “figli di un Dio minore”, come titola il convegno organizzato dal sindacato che si è svolto stamani, all’Educatorio del Fuligno, a Firenze. Un vero e proprio clima di “pirateria contrattuale nell’appalto assicurativo”, che è stata mesa all’indice e sotto l’attenzione “dell’opinione pubblica, del legislatore, delle associazioni di rappresentanza”, come ha detto nel suo intervento il segretario generale di Fisac Cgil Toscana Daniele Quiriconi.

“Il caso dei lavoratori delle agenzie assicurative ‘in gestione libera’ (in Toscana diverse migliaia), dispersi in oltre 700 aziende del cosiddetto ‘appalto assicurativo’, ai quali in gran parte viene applicato un contratto sottoscritto da sindacati autonomi, assolutamente privi di rappresentanza – spiega Quiriconi – vede, oltre al 10% di salario in meno, minori diritti su ferie, festività e indennità di preavviso, un assoluto potere discrezionale degli agenti sui dipendenti”. E non si tratta di tutti  i contenuti peggiorativi rispetto al contratto sottoscritto tra l’altro da Cgil, Cisl e Uil di categoria con l’associazione di categoria Anapa.

Ha aggiunto Quiriconi: “La mancanza di una legge che certifichi il concetto di ‘sindacato comparativamente maggiormente rappresentativo’, e di conseguenza chi è titolato a sottoscrivere accordi nazionali, produce il risultato di una destrutturazione dei diritti del lavoro soprattutto nei settori fragili e di piccola impresa, che nessuna legge sul salario minimo sarà in grado di ricomporre nei diritti di tutela minima. Non si tratta, come maldestramente affermato da questi micro-sindacati, di rivendicare il monopolio di Cgil-Cisl-Uil, affermazione risibile in comparti come quelli dei servizi in cui la proliferazione delle sigle è abnorme, ma certificare chi ha rappresentanza e chi no. Questo, al fine di impedire dumping contrattuale e concorrenza sleale determinata da accordi sempre al ribasso e peggiorativi delle condizioni dei lavoratori e, nello specifico vista la composizione di genere del settore, delle lavoratrici. L’iniziativa è stata anche l’occasione per un confronto con rappresentanti di impresa, agenti e lavoratori a sostegno della campagna per la ‘Carta dei diritti’ sulla quale la Cgil ha raccolto 1,3 milioni di firme e contro il far west contrattuale”.

Al convegno di stamani, oltre allo stesso Quiriconi, sono intervenuti Tania Cità (segreteria Fisac Cgil Toscana), Cinzia Melani (coordinatrice regionale appalto), Cecilia Ceselli (presidente regionale Anapa), Claudio Guggiari (segreteria Cgil Toscana), Elisabetta Masciarelli (Rlst per Enbass), Antonio Novielli (vicepresidente Aau – Associazione Agenti UnipolSai).

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