L’autunno hot del lavoro scorre sull’asse Reggio-Sassuolo

I manager denudati di Air France eccitano gli animi. Maurizio Landini grida all’occupazione delle fabbriche. Giorgio Squinzi vuole rompere i tavoli sindacali
squinizi
Pissi, pissi, bao, bao: Matteo Renzi con Giorgio Squinzi

Corre sull’asse Reggio-Sassuolo la linea calda dell’autunno lavorativo. Specie dopo le immagini che hanno fatto il giro del mondo: i manager taglia posti di Air France inseguiti e denudati dai dipendenti imbestialiti.

E così mentre il leader nazionale delle tute-blu, il reggiano Maurizio Landini scalda gli animi dei lavoratori dicendo che il suo sindacato è pronto ad occupare le fabbriche specie dopo una stagione, l’ultima, durante la quale la forbice tra i salari e della distribuzione del reddito si è allargata sempre più, il leader degli Industriali italiani, il modenese Giorgio Squinzi getta benzina sul fuoco.

Annunciando la volontà, da parte della categoria che Squinzi rappresenta, di abbandonare il tavolo delle trattative mettendo in crisi definitiva il modello delle contrattazioni. L’impressione è che sia in atto un tentativo di creare un’asse Governo-Confindustria nel tentativo di riscrivere i contratti. Con quali risultati è al momento difficilmente prevedibile.

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