Firenze – Immersa nello spettacolare Parco della Pace, il Liceo Artistico di Porta Romana, rappresenta un luogo dove si preparano le nuove generazioni di artisti. La magnifica Gipsoteca con le copie originali del lascito di Oronzio Lelli è espressione delle arti che qui si insegnano da sempre. Laura Lozzi, dirige questo istituto e, anche in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, è riuscita a fare didattica, grazie alla creatività dei docenti.
Professoressa Lozzi, il liceo che dirige è riconosciuto come un’eccellenza per la formazione giovanile…
“Il Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino è un istituto che ha ormai 152 anni di storia, è composto da due sedi. La sede di Porta Romana, nell’edificio storico delle scuderie reali della Reggia di Palazzo Pitti, e la sede di Sesto Fiorentino, anch’essa molto antica, nacque nel 1873 su iniziativa del marchese Lorenzo Ginori Lisci.
Con una particolarità. Oltre all’offerta formativa, comune a tutti i licei artistici italiani, abbiamo un corso di perfezionamento, corso biennale post diploma nei settori delle arti grafiche, oreficeria e grafica. Rappresenta un fiore all’occhiello della nostra offerta formativa. È un corso biennale di quaranta ore annue, con una iscrizione di 320,00 euro per ogni anno accademico e permette il potenziamento e la specializzazione nelle tecniche artistiche cho ho appena indicato. Il corso è frequentato da ragazzi che hanno il diploma di scuola secondaria di secondo grado ed è aperto ai giovani dai 19 ai 35 anni. Gli iscritti provengono da tutto il mondo. Abbiamo una componente di studenti cinesi, iraniani, cileni e altri provenienti dall’Est europeo. Il nostro corso rilascia un certificato di competenze e un attestato.
Quanti studenti sono iscritti al liceo?
“Attualmente, tra le due sedi, gli studenti sono 1700. Compresi gli studenti del Corso di Perfezionamento. Sono 74 classi complessivamente. Abbiamo un biennio comune, dove, insieme a tutte le materie che si studiano nei licei, ci sono le materie artistiche”.
Quali sono le differenze fra le due sedi?
“Il biennio è in comune, come in tutti i licei artistici in Italia. Nella sede di Sesto Fiorentino sono tre gli indirizzi: Design della ceramica, che è unico e particolare della zona, l’indirizzo di Grafica e l’indirizzo di Arti Figurative e quindi pittura e scultura che sono anche a Porta Romana. Per quanto riguarda Porta Romana abbiamo l’indirizzo di Arti Grafiche che rappresenta una particolarità della nostra scuola. L’indirizzo di Grafica e Multimediale, poi Pittura e Scultura, che è l’indirizzo più antico di questo liceo, completano l’offerta formativa gli indirizzi di Designer Arredamento, Moda e Oreficeria”.
E le eccellenze, i laboratori di scultura con le sue copie autentiche, la Gipsoteca…
“I laboratori storici sono la nostra forza. Sposano le tecniche antiche di lavorazione, che sono state fucina dell’artigianato artistico fiorentino e l’innovazione. Parlando di scultura abbiamo un corso “ scultura in 3D” tenuto da docenti specializzati proprio nella tecnica digitale della scultura”.
Quindi tradizione e innovazione?
“Si questo è il nostro motto. In questo momento di difficoltà, in piena pandemia, molti laboratori si sono specializzati nel fare la didattica a distanza”.
Il “saper fare”, la manualità, le qualità che si riconoscono al liceo si sono spostate online?
“In questo momento abbiamo ripristinato parte delle ore laboratoriali in presenza. Infatti ogni mattina sono presenti circa 8 – 10 classi che svolgono le attività laboratoriali. Tanto per fare un esempio, non esaustivo della nostra organizzazione didattica, abbiamo attrezzato una nuovissima sala di posa dove i ragazzi seguono on line da casa lezioni di fotografia e di scatto. Così con il laboratorio di scultura: i professori si sono organizzati dando del materiale da lavorare a casa, hanno poi registrato lezioni mostrando le loro tecniche di scultura. I genitori sono venuti a prendere il materiale, esempio l’argilla in modo che gli studenti a casa fossero equipaggiati per affrontare la didattica. Lo stesso anche per le tecniche d’incisione delle Arti Grafiche. Tutti gli indirizzi, tengo a sottolineare, si sono attrezzati per rendere più efficaci le lezioni a distanza operando dai nostri laboratori.”
Un nuovo modo di insegnare. Come sono le lezioni? Come hanno reagito i docenti e come gli studenti?
“È chiaro che questa è una scuola del fare, del sapere e dell’essere e quindi la presenza è fondamentale in tutte le sue articolazioni e percorsi didattici. Però abbiamo dovuto percorrere i tempi e adeguarci, organizzarci per rimodulare la didattica. Da qui la creatività del nostro corpo docente è venuta fuori. Con la loro professionalità si sono inventati veramente un nuovo modo di fare scuola”.
L’anno scolastico secondo lei continuerà con questa impostazione didattica?
“Non vogliamo perdere le buone pratiche acquisite, tutto ciò resterà nel nostro bagaglio culturale. Chiaramente è un punto di partenza, non di arrivo. Siamo una scuola in evoluzione con l’obiettivo di migliorare per favore il successo formativo dei nostri studenti.”
Ultimamente si parla di mancanza di organico…
“Le nomine delle cattedre mancanti sono in via di completamento da parte dell’Ufficio Scolastico Territoriale. Il problema si sta risolvendo anche se con ritardo”.
Come scuola avete molti rapporti con l’esterno, tra eventi, concorsi, richieste di interventi artistici di ogni tipo. Riuscite a mantenere queste attività?
“Siamo riusciti a portare avanti tutti i progetti rimasti a metà lo scorso anno scolastico. Sia i docenti che gli studenti si sono resi disponibili, lavorando anche d’estate, per completare alcuni concorsi a cui eravamo iscritti. Per l’anno scolastico in corso non abbiamo lasciato perdere la parte progettuale, tutt’altro. A settembre pensavamo che la presenza a scuola fosse la regola e non l’eccezione e di conseguenza questo ci rallenta un po’. La progettazione, specie con l’esterno continua, ma in maniera ridotta. Abbiamo messo in cantiere già alcuni progetti che svolgeremo in parte online, da remoto, e parte in presenza nel prossimo quadrimestre”.
Per i giovani interessati alle scuole secondarie di primo grado come vi siete organizzati per gli open day?
“I professori hanno organizzato degli open day online. Nella home page del nostro sito ci sono tutte le indicazioni su come partecipare in remoto alla presentazione della nostra offerta formativa e delle due scuole. Dalla sezione di Grafica e Multimediale sono stati improntati dei video, con l’aiuto dei nostri studenti, dove il dirigente scolastico presenta, in maniera generale, la scuola mentre i docenti e allievi si soffermano sulla didattica dei vari indirizzi mostrando i laboratori storici . Abbiamo messo a disposizione delle date in cui faremo delle videoconferenze con le scuole secondarie di primo grado che hanno accolto la nostra proposta. Ci saranno interazioni tra gli interessati, gli studenti e i docenti della scuola in presenza, per la presentazione dell’offerta formativa”.
Sono già definite le date degli open day?
“Si. Sono presenti nella home page del nostro sito”.
Che ne pensa della situazione attuale? L’esperienza online sarà abbandonata?
“Questa è una sfida. Abbiamo lavorato, in maniera incessante, tutta l’estate con i professori, che si sono resi disponibili, per permettere a settembre l’apertura in sicurezza della scuola.
Ho verificato ancora una volta di più quanto i nostri docenti siano professionali. Lavorano per la scuola, per il bene dei ragazzi, per il loro successo formativo. Questo ci ha permesso di poter sperimentare diverse forme di didattica. Noi speriamo di rientrare in presenza, facendo tesoro di quanto sperimentato fino ad ora”.
Foto di Gloria Romoli, fotografa e docente del Liceo Artistico di Porta Romana