"Quasi mi meraviglio, pensò colui, di avere con me un ombrello". Negli anni passati non aveva mai posseduto un ombrello. Col braccio teso in giù reggeva una valigia marrone, di quelle da poco prezzo. Davanti agli occhi dell'uomo che doveva essere arrivato da un viaggio c'era una targa di smalto sulla quale si leggeva: "C. Tobler, Ufficio Tecnico". Quello aspettò ancora un istante come per riflettere su qualcosa che certamente non aveva importanza, poi premette il bottone del campanello elettrico, dopo di che arrivò una donna, una domestica evidentemente, per farlo entrare.
(Traduzione: Ervino Pocar)