L’arte in tutte le sue forme all’OFFicina 3.0

Tanta gente alla festa inaugurale dei sei atelier creativi

Cristina Fabbri

Dj set, performance di danza e teatro, live painting, mostre di fotografia e pittura, installazioni originali, spettacoli di giocoleria, proiezioni di video alternativi e tanto altro ancora. L’arte in tutte le sue forme si è espressa all’OFFicina, sabato 31 marzo, in via Brigata Reggio 29.

L’occasione? La riapertura di questo spazio per la terza edizione. Per qualche tempo è stato infatti in standby poi il Comune ha deciso di indire un bando per affidare i sei atelier ricavati all’interno, per due anni, a giovani creativi reggiani. Ed è così che questa nuova e straordinaria avventura per questi ragazzi è partita ed è stata una partenza alla grande, considerando quanta gente ha attirato. Un via vai continuo di persone ha seguito i numerosi eventi organizzati, spizzicando e brindando al bar riaperto per l’occasione.

Fulcro del tutto è stato l’atrio, dove hanno regnato la musica dalle cinque del pomeriggio a mezzanotte e gli eventi clou della giornata, ad esempio esibizioni di danza e performance di giocolieri. Altre iniziative si sono alternate nei singoli “laboratori creativi”, come proiezioni di video, improvvisazioni teatrali, pittura in diretta.

Di forte impatto visivo anche il modo in cui sono stati ripensati gli spazi: ad esempio nell’atrio è stato affisso un pannello con la scritta “art” fatta di luci colorate; a terra, in un angolo, sono stati collocati televisori retrò che hanno trasmesso diversi programmi per tutto il corso della festa. Alle pareti: quadri-collage fatti con varie locandine di film e scatti fotografici. Ogni atelier ha poi una personalità a se stante che rispecchia l’estro dei ragazzi che lo utilizzano: c’è chi ha scelto di dipingere le pareti della propria fucina di vari colori, chi ha optato per un arredo con pezzi di design, chi ha privilegiato l’essenzialità, chi ha affisso ai muri proprie pitture o fotografie.

La speranza è che la festa di sabato non sia stata un’iniziativa sporadica, bensì la prima di una lunga serie. Quindi un grosso in bocca al lupo ai ragazzi, protagonisti di OFFicina 3.0! Ricordiamo i loro nomi:

1) i Beelive, collettivo di artisti visivi e sonori che mira a trasferire l’arte delle gallerie al contesto quotidiano. Sono quattro pittori (Manuel Portioli; Fosco Grisendi ; Riccardo Freddi ; Fabio Valentini), un’atelierista/illustratrice /toy’s artist (Ingrid Russo), un grafico (Andrea Francechini) e un Dj (Michele Tommasini).

2) il Collettivo Folk, formato da Ilaria Ferretti, Alberto Gemmi, Mirco Marmiroli, Gianluigi Rivasi, Antonio Vecchi. Si occupa principalmente di video e tecnologie digitali con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso la memoria storica e privata.

3) LAN atelier,  composto dalla “Compagnia Teatro del Cigno” (Ilaria Carmeli, Giulia Rossi, Erika Patroncini, Marco Sparano) e dall’organizzazione di eventi “13 Secondi” (Pietro Neuroni, Francesca Mattioli, Simone Merciadri).

4) l’associazione Refoto, gruppo di appassionati e professionisti dell’immagine fortemente impegnato a Reggio in questo ambito artistico.

5) il neonato collettivo di sperimentazione sul movimento di nome Researching (Laura Matano, Andrea Bassi, Giorgia Casini, Elisa Ferrari, Elena Fontana, Federica Formentini, Evelyn Moratti, Cinzia Salvarani, Giorgia Zoni e Silvia Zoni).

6) Youthless, nata come fanzine musicale ora attiva come webzine e associazione per la promozione e organizzazione di eventi musicali.

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