Torre del Lago (Lucca) – Guardare le opere di Franco Sumberaz è come volersi confrontare, all’improvviso, con termini innaturali come bellezza, composizioni, verità. Quello che affiora è la consapevolezza delle possibilità dell’arte nel nostro tempo, il valore estetico unito a quello fortemente etico.
Le sue scelte, formali quanto esistenziali, definiscono la sua ricca ed importante biografia di pittore, il suo rapporto complesso e “pensato” con la realtà, permeata da una cultura assimilata da varie esperienze molteplici, dai grandi restauri pittorici di Piero della Francesca, Paolo Veronese, Bronzino, alla danza contemporanea (collaborazioni con Micha Van Hoecke coreografo-regista), ai grandi dipinti sulle navi-crociera (Soc.Grimaldi Lines), alle conferenze (Università di Pisa-Scuola Superiore S.Anna, Accademia Culturale Rapallo.ecc..), alle opere per l’Arma dei Carabinieri.ecc. Due grandi opere qui presenti, (Dante A. Divina Commedia ,canto XXI, inferno) sono legate al mito di Ulisse, nell’ultimo suo viaggio, in quella nave che punta la prora oltre le colonne d’Ercole, sospinta dalla eterna curiosità che spinge l’uomo all’ignoto. Il mare come protagonista, come elemento primordiale della vita, il cui fascino costituisce ancora oggi una percezione ereditaria di libertà profonde. Quali libertà se non i silenzi delle profondità marine, dei delfini guizzanti, delle figure immerse danzanti nelle trasparenti acque dalle blu cromie cristalline…Storie di mare….
La sua è un arte intensamente interiorizzata, esposta con una figuralità ricreata attraverso una sapiente struttura formale, “fatta” con i mezzi propri del linguaggio della pittura, linea composizione colore. Al reale imitato sostituisce un reale immaginario che ha la verosimiglianza, l’autenticità, l’evidenza, di un accadimento naturale. Per lui il concetto di bellezza è inevitabile, lo considera il vero fine dell’arte, sinonimo della coerenza sottesa della vita, bellezza che aiuta ad affrontare la grande atavica paura che tutto sia caos e che la sofferenza non abbia senso.
“L’arte vera è semplice, ma la semplicità richiede grande arte…” Franco Sumberaz
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