Stazzema (Lucca) – Sarà inaugurata sabato 3 settembre alle ore 18,00 presso Cardoso di Stazzema (Lucca) nella struttura del Palazzo della Cultura la mostra/documento “Cave Apuane. Da Cardoso ad Arni di Stazzema, dall’Altissimo a Seravezza, a Massa e a Carrara” pensata da Lodovico Gierut e patrocinata dal Comune di Stazzema, che comprende oltre duecento opere pittoriche, grafiche, scultoree e fotografiche variamente esposte di tantissimi artisti più o meno noti che cercano spiegare il ruolo delle cave in una comunità come la nostra con opere di autori viventi, e altre provenienti dal passato. L’iniziativa, organizzata dal Comitato Archivio artistico-documentario Gierut e curata dal critico d’arte e giornalista Lodovico Gierut che lo presiede, è stata fatta propria dal Comune di Stazzema (Lucca) e inserita nel calendario delle manifestazioni ufficiali del 20.mo anniversario del tragico evento alluvionale del 19 giugno 1996, che colpì duramente soprattutto il paese di Cardoso.Il catalogo edito dal Comitato stesso – non avente fini di lucro – ha scritti sia del Sindaco di Stazzema Maurizio Verona, dell’Assessore alla Cultura, Serena Vincenti, di Don Danilo D’Angiolo, Sergio Mancini e Lodovico Gierut, oltre che di altri nomi del mondo artistico-culturale attuali e del passato.
“Le cave sono una parte importante della storia del Comune di Stazzema”, scrive il Sindaco Maurizio Verona nell’introduzione “che fa parte di una storia più ampia che riguarda un intero comprensorio: è una storia di profondità, dato atto che è nelle viscere delle montagne, che si trovano le ricchezze più grandi nei bacini estrattivi dei marmi e delle pietre, ma anche di materie prime come metalli. Una storia che risale addirittura secondo alcuni studiosi agli Etruschi, ma sicuramente al periodo Romano, quindi, dedicare una mostra alle cave significa a Stazzema ripercorrere la vicenda dei nostri borghi, dei nostri avi. Storie che appartengono al passato per quanto riguarda l’estrazione dei metalli, ma che riguardano la storia di oggi per quanto attiene le cave di diversi materiali collocate sulle Apuane, ma anche le pietre come quella di Cardoso e di Stazzema impiegate nell’edilizia come materiali di grande pregio. O ancora i marmi mischi, screziati e variegati, noti anche col nome di brecce presenti nelle nostre zone e utilizzati come pietre ornamentali, durissimi e molto belli, scoperti all’epoca di Cosimo I sotto Stazzema, riferendosi alle cave del Piastraio ed a quelle del Rondone”
La mostra è una occasione per parlare non solo delle cave, ma di una intera economia che continua ad essere attuale. La mostra resterà aperta dal 3 al 18 settembre 2016 con inaugurazione il giorno 3 settembre alle ore 18,00 e l’ingresso libero. L’orario di apertura sarà tutti i giorni dalle 16,30 alle 19,30.
Gli artisti in mostra.
Luciano Albiani (Barin), Ernesto Altemura, Giampiero Baldazzi, Roberto Barberi, Flavio Bartolozzi, Giuseppe Bartolozzi-Clara Tesi, Luciano Bastianelli, Lia Battaglia, Ilario Bessi, Gianfranco Bianchi, Marco Bianchi, Alberto Bongini, Enzo Briscese, Joanna Brzescinska-Riccio, Giancarlo Cannas, Vincent Cappelli, Marzio Cialdi, Lorenzo Cinquini, Sigifredo Camacho B., Franco Del Sarto, Mariano Domenici, Simone Domeniconi, Massimo Facheris, Luigi Falai, Enzo Faraoni, Carlo Ferrari, Roberta Folini, Silvana Franco, Gianpiero Frediani, Fabrizio Gatta, Marta Gierut, Gian Paolo Giovannetti, Rolando Grazzini, Paolo Grigò, Ugo Guidi, Lorenzo Guiducci, Hector&Hector, Enrico Iacopi, Amedeo Lanci, Paolo Lapi, Paolo Lazzerini, Grazia Leoncini, Marc Levet, Giuseppe Lippi, Riccardo Luchini, Renzo Maggi, Clara Mallegni, Elisa Marcucci, Annamaria Maremmi, Liliana Marsili, Giovanni Mazzi, Ivano Mazzucchi, Carmine Messina, Franco Miozzo, Giacomo Mozzi, Tito Mucci, Francesco Mutti, Bruna Nizzola, Stefano Paolicchi, Achille Pardini, Eugenio Pardini, Graziano Patrizi, Pierluigi Paviola (Pigi), Alessia Peretti, Rosa Pino, Virgilio Poli, Isidoro Raciti, Luigi Regianini, Alessandro Salvati, Enzo Santese, Marcello Scarselli, Leopoldo Stefani, Sergio Suffredini, Luca Tardelli, Riccardo Tognetti, Gabriele Vicari, Maria Rita Vita, Sabrina Zappalà
Altri lavori di Pietro Annigoni, Lorenzo Viani, Alfredo Catarsini, Eugenio Pieraccini, Giuseppe Viner, Filadelfo Simi, Marcello Tommasi, Riccardso Tommasi Ferroni e altri, nonché fotografie dei vari Ilario Bessi, Lorenzo D’Angiolo, Giovanni Umicini Antonio Raffaelli, Libero Musetti, Stefano Giraldi, Giovanni Nardini, sono inserite in uno dei video proiettati a ritmo continuo durante l’esposizione). Una sezione è dedicata ad alcune pubblicazioni tematiche.