L’arte dei grandi concerti: parla Zaccardi, Mr. Metarock

Pisa – A Marina di Pisa oltre 12 mila spettatori al concerto dei Manu Chao. Tutto esaurito per un evento estivo apprezzato dal pubblico e che porta la firma dell’organizzatore Nicola Zaccardi, Mr Metarock. Il patron della storica manifestazione pisana ha il suo ufficio nel centro storico di Pisa, a pochi passi dall’Arno. Alle pareti i manifesti dei tanti eventi organizzati.

La collaboratrice di Zaccardi srotola il pacco delle locandine dei Manu Chao, appendendo un cartellone coloratissimo sopra il pianoforte. “Un concerto come quello dei Manu Chao necessità di una capacità organizzativa e di coordinamento non indifferente.” Sono le prime parole di Nicola Zaccardi. “Per portare i Manu Chao in concerto ci deve essere un riconoscimento della tua capacità da parte dell’agenzia che gestisce l’artista internazionale. Per capirci non basta alzare la cornetta e chiedere i Manu Chao a Pisa per il giorno tot.”

L’esperienza di Zaccardi è trentennale ma nasce da una forte sentimento per un certo genere di musica: “Questo lavoro prevede una componente di passione per la musica che spinge il sottoscritto e miei collaboratori ad andare oltre i problemi, a superare i propri limiti per realizzare la migliore riuscita dell’evento. Chi lavora in questo settore butta il cuore oltre l’ostacolo, di sicuro non guarda l’orologio perchè non vede l’ora di andare a casa, diciamolo con chiarezza.”

Zaccardi è impegnato da anni nella promozione di musica di qualità, cosa che è stata sempre presente nel Metarock sin dalla sua prima edizione: “Sono orgoglioso di aver mantenuto in questi anni l’impostazione iniziale del Metarock, almeno dal punto di vista dei contenuti. La prima edizione conteneva tutti gli stili musicali: rock, raggae e punk. Nel 1985 non era banale che una band italiana suonasse del raggae, parlo ad esempio dei Different Style, che furono i precursori di questo genere in Italia e che parteciparono alla prima edizione del festival con i Diaframma, esponenti di spicco della new wave.”

Il Metarock è un festival nato grazie alla perseveranza di amici amanti della musica e con il contributo dei volontari. Oggi è un evento musicale d’interesse regionale con il riconoscimento delle istituzioni locali. Siamo alla vigilia dell’edizione 2014: “il Metarock 2014 quest’anno parte a settembre con molte novità. La prima è che torniamo in piazza dei Cavalieri dopo anni d’assenza. Ricordo che Guccini era molto contento di tornare a suonare in quella piazza, lui autore di contenuti elevati apprezzava particolarmente esibirsi in quella cornice, come dargli torto. Credo che sia importante coniugare le caratteristiche di Pisa, una città universitaria con una cultura specializzata di altissimo livello e le esigenze degli studenti, che hanno voglia di conoscere gli artisti vicini al loro modo di essere.”

Parliamo del programma di questa edizione: “Apriamo con Caparezza il 4 settembre. Poi ci spostiamo nella sede storica del Metarock alla Cittadella, per quello spazio continuo a battermi e mi auguro una maggiore condivisione da parte di tutti in questa mia battaglia. E qui avremo gli Zen Circus, la Bandabardò e nella serata finale gli Afterhours.” La filosofia di Zaccardi è la creazione di un percorso musicale ideologico, dove le realtà musicali locali possano trovare espressione: “A Pisa abbiamo la fortuna di avere una serie di talenti diversificati stilisticamente tra di loro che si trovano in contemporanea a vivere nella stessa città.”

Nicola elenca i musicisti pisani, tra i quali alcune sue “creazioni” che segue con attenzione: “Andrea Appino il cantante degli Zen Circus ha recentemente ottenuto il riconoscimento del Premio Tenco. Petra Magoni e Ferruccio Spinetti portano in tour il loro progetto di Musica Nuda e sono conosciuti e apprezzati internazionalmente. I Gatti Mezzi sono un prodotto pisano con doti tecniche altissime e una valenza nazionale. E poi cito artisti dell’underground del calibro di Dome la Muerte, Maurizio Curadi, Marina Mulopulos oppure giovanissimi come La Fortuna di Nashira, Miriam Mellerin e la Filarmonica Municipale la Crisi.” Per la Pisa musicale è un momento fertile anche durante una crisi nazionale che non è solo economica. 

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