Firenze – E’ comnciata la terza edizione del Forum mondiale Unesco sulla cultura e le industrie culturali che fino a sabato porterà a Firenze 300 rappresentanti dei settori pubblici e privati del mondo dell’arte e dei musei con l’obiettivo di riflettere sul ruolo della cultura come motore di sviluppo. Ministri, esperti, professori, architetti, amministratori si confrontano sui temi legati alla cultura. L’apertura ufficiale nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza della direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova, del sindaco di Firenze Dario Nardella, dell’assessore alla cultura della Regione Toscana Sara Nocentini, del ministro italiano dei Beni e Attività culturali Dario Franceschini e del sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro.
“Mi auguro che col sostegno del governo possa nascere in città un Centro di discussione, analisi e studio delle moderne discipline di valutazione dell’industria economica e dello sviluppo sostenibile”: queste le parole del sindaco Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento, intervenendo alla cerimonia ufficiale di apertura del Forum a corredo del quale l’amministrazione comunale ha organizzato un ricco programma di iniziative e attività rivolte alla cittadinanza tra cui l’Open Day al Forte Belvedere domenica, quando è previsto l’accesso gratuito per tutti al Forte e alla mostra ‘Giuseppe Penone. Prospettiva vegetale’ dalle 10 alle 20.
“Il governo italiano conferma tutto il suo appoggio all’operato dell’Unesco – ha detto Dario Franceschini, Ministro della cultura del governo Italiano -. Gli investimenti nella cultura sono uno degli strumenti per uscire dalla crisi. La cultura deve essere un veicolo di dialogo nel mondo e non può essere valutata solo sulle logiche di mercato. Non è solo conservazione del patrimonio ma anche investimento sui talenti, sulla creatività e sulla contemporaneità. Sono convinto che la carta di Firenze sarà un documento che contribuirà al semestre europeo della cultura”.
Nel suo intervento Sara Nocentini ha detto che “la cultura può e deve essere una risposta importante ad un rilancio sostenibile dello sviluppo, nel rispetto dell’ambiente, dei rapporti sociali e del lavoro. Ma richiede investimenti, perché è la chiave per l’educazione dei nostri figli, per formare professionisti e tecnici che ne supportino i tanti rami d’intervento, per la crescita della qualità di servizi che la rendano fruibile con semplicità nella quotidianità della vita di tutti noi”.
Dopo la giornata d’inaugurazione il Forum Mondiale continua con una seconda giornata ricca di interventi: tra gli oltre 300 ospiti i ministri e gli esperti di Italia, Australia, USA, India, Portogallo, UK e Senegal. Come può la cultura promuovere e guidare i cambiamenti della società? Come è possibile spingere verso un approccio culturalmente più sensibile e promuovere un cambiamento inclusivo, sostenibile ed equo in tutte le aree di sviluppo?
A queste e a tante altre domande risponderanno i relatori che interverranno nella sessione plenaria delle ore 9.30 (trasmessa anche in diretta streaming sul sito www.focus2014.org) tra cui: Francesco Bandarin, Special Advisor della direttrice generale UNESCO; Elizabeta Kanceska-Milevska, ministro della cultura dell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia; Sir Jonathan Mills, direttore del Festival Internazionale di Edimburgo, Peter N. Ives, sindaco di Santa Fe, nominata UNESCO Creative City of Folk Arts, Crafts and Design; Jyoti Hosagrahar, professoressa presso la Columbia University di New York e direttrice di Sustainable Urbanism International; Catarina Vaz Pinto, vice sindaco di Lisbona e rappresentante di Agenda 21 per la Cultura – United Cities and Local Governments (UCGL).
Alle ore 11.00 il programma prevede due sessioni parallele: la prima (presso il Salone dei Cinquecento) intitolata “Innovation, technology and know-how for sustainable futures” affronterà il tema dell’innovazione come imperativo dei nostri tempi e condizione indispensabile per mantenere la competitività in un mondo globalizzato. L’innovazione, intesa come fantasia e invenzione, è una risorsa rinnovabile unica che può portare non solo a nuovi prodotti, ma anche a stili di vita e nuove forme di organizzazione per la società e l’ambiente. L’aumento dei consumi e l’uso non sostenibile delle risorse richiedono soluzioni innovative che devono attingere dall’immaginazione, dalle tecnologie e dal know-how sviluppato in diversi campi.
Questo il macro-tema che verrà affrontato da Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galileo di Storia della Scienza di Firenze; Ritu Sethi, direttrice Craft Revival Trust, Maurizio Di Stefano, presidente ICOMOS, Cheng Jing, segretario generale World Craft Council, Aizhan Bekkulova, Presidente Union of Artisanas del Kazakhstan; Josh Nyapimbi, Executive Director di Nhimbe Trust; Yasmeen Lari, Chief Executive, Heritage Foundation Pakistan; Vincenzo Russo, Professore Associato, Membro del Comitato Scientifico di Expo 2015; Tran Tuyet Lan, General Manager, Craft Link.
L’altra sessione parallela, “The power of culture for inclusive societies” (presso il Salone dei Duecento), coinvolgerà tra gli altri Carlos Javier Villasenor Anaya, Presidente di Cultural Interactivity and Development; Jenny Fatou Mbaye, Post dottorando all’Università di Cape Town; Wiendu Nuryant, Ministro degli Affari Esteri dell’Indonesia; Stefano Boeri, architetto.
Il pomeriggio (dalle ore 15 alle ore 17) sarà dedicato a discutere e approfondire nuovi approcci per misurare il cambiamento e nuove forme di investimento per la cultura con, tra gli altri, Ra-Sablga Seydou Ouedraogo, coordinatrice dell’istituto Free Afrik, Economics for Freedom Burkina Faso; Hector Schargorodsky, direttore dell’Osservatorio culturale, Università di Buenos Aires; Pierluigi Sacco, professore ordinario di Economia della Cultura, Università IULM; Keith Nurse, Executive Director, UWI Consulting; Naima Lahbil, esperta in Economy of Heritage; Stefano Baia Curioni, professore Economia dell’Arte e della Cultura, Università Bocconi.
La giornata si concluderà con una tavola rotonda, a partire dalle ore 17.00, dal titolo “Salvaguardia del patrimonio culturale per lo sviluppo sostenibile e la costruzione della pace: storie di successo dalla Cooperazione Italia-UNESCO” (Salone dei Cinquecento).
Ai margini del Forum, una tavola rotonda (3 ottobre, dalle ore 17 alle 18) presenterà diversi progetti sulla tutela del patrimonio culturale condotti dall’UNESCO di recente in Afghanistan, nel Myanmar, in Giordania e in Mali, finanziati dalla cooperazione italiana. I ministri e i rappresentanti della cultura dei paesi beneficiari parteciperanno al dibattito insieme ai rappresentanti del ministero italiano degli Affari Esteri e con gli esperti che hanno collaborato con l’UNESCO per l’esecuzione di questi progetti. Tra gli eventi da segnalare l’inaugurazione degli scavi del Teatro antico di Palazzo Vecchio a cui parteciperanno la direttrice generale UNESCO Bokova e il sindaco di Firenze Nardella (4 ottobre, ore 13).