“Da quasi un anno sto lavorando per portare a Palazzo Strozzi – dice Arturo Galansino direttore Generale di Palazzo Strozzi – la prima grande mostra italiana su Ai Weiwei, uno delle più iconiche ed influenti personalità del nostro tempo. Il lavoro di Ai Weiwei, tra attivismo politico, autobiografia e ricerca formale, ci parla di temi importanti in modo potente e diretto, utilizzando strumenti e linguaggi artistici a cavallo tra Oriente ed Occidente. Ospitare una simile retrospettiva qui a Firenze significa pensare alla città come ad una moderna capitale culturale, non soltanto legata alle vestigia del proprio passato ma finalmente in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo”.
L’arte che verrà, i grandi appuntamenti del 2016 a Palazzo Strozzi
Firenze – Prima delle festività natalizie aveva già raggiunto al cifra record di 100.000 visitatori in poco più di tre mesi dalla sua apertura , ad oggi siamo sicuri che il numero si sia notevolmente elevato visto il grande afflusso di pubblico registrato in questi giorni. Stiamo parlando di Bellezza Divina la grande mostra evento ospitata a Palazzo Strozzi fino al 24 gennaio con i più grandi capolavori dell’arte sacra internazionale provenienti da importanti musei di tutto il mondo e molto conosciuti come la Pietà di Van Gogh o l’Angelus di Millet o Il Cristo bianco di Chagall.
Volendo anticipare gli eventi d’arte che Firenze si appresta ad ospitare nel l’anno che sta per cominciare a Palazzo Strozzi è già noto il calendario dei prossimi appuntamenti e tutti di grande rilievo. Curata da Luca Massimo Barbero il 19 aprile sarà aperta al pubblico “Da Kandinsky a Pollock La grande arte dei Guggenheim”, oltre cento capolavori dell’arte europea e americana che coprono il periodo che va dagli anni venti fino ai sessanta attraverso le figure di Peggy e Solomon Guggenheim realizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi con la collaborazione della Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York. I grandi europei come Marcel Duchamp, Max Ernst , Burru, Vedova e Fontana a confronto con gli americani Pollock, Rothko, Calder, Lichtenstein, Calder. Si riannodano i fili di un legame speciale con Firenze, è infatti a Palazzo Strozzi nel 1949 che Peggy Guggenheim mette in mostra la sua collezione, dopo averla esposta alla Biennale di Venezia e prima di portarla a Venezia dove troverà definitiva collocazione nel palazzo Venier dei Leoni che diventerà la casa-museo della grande “eroina transatlantica” come la definì Gore Vidal.
Nella sua biografia ufficiale Peggy Guggenheim “Una vita per l’arte” ricorda l’esposizione fiorentina “Un critico molto noto, Carlo Ragghianti mi chiese poi se volevo esporre la mia collezione a Firenze nella strozzina, la cantina del Palazzo Strozzi, che lui stava per trasformare in una galleria d’arte moderna. Voleva la mia collezione per inaugurarla e fece un catalogo eccellente che da allora in poi rimase la base di tutti i cataloghi in italiano”. Per ospitare la grande collezione furono organizzate tre esposizioni diverse, la prima di arte cubista e astratta, la seconda surrealista e la terza dedicata ai giovani pittori, un grande successo che permise anche a Peggy Guggenheim di apprezzare Firenze e di soggiornarvi più volte. Restando in tema di Strozzina, qui il 22 aprile si aprirà una personale di Liu Xiaodong, uno dei più importanti artisti contemporanei cinesi in residenza nella nostra regione dall’autunno di quest’anno, la mostra infatti sarà una selezione di dipinti, disegni e fotografie dedicate a questa esperienza che lo ha portato in particolare in contatto con le comunità cinesi di Prato, ma anche la città di Firenze e il paesaggio toscano con la Val D’Orcia, il Chianti e le crete senesi, la mostra è un’occasione per riflettere sul tema della migrazione dei popoli e il loro rapporto con i nuovi territori. Il grande appuntamento poi dell’autunno 2016 sarà a Palazzo Strozzi con Ai Weiwei.