Tira una brutta aria… dall’11 febbraio altra raffica di sforamenti Pm10

I valori delle Pm10 continuano a sforare da sabato 11. Si spera nella pioggia delle prossime ore ma il Comune potrebbe prendere nuovi provvedimenti
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Anche negli “Asili più belli del mondo” ci si deve adeguare…

Dopo le forti criticità di gennaio e un successivo miglioramento, la situazione della qualità dell’aria a Reggio Emilia presenta, da sabato 11 febbraio, valori costantemente al di sopra dei limiti di legge, se si esclude la giornata di mercoledì 16 febbraio, in cui la concentrazione di Pm10 ha raggiunto comunque il limite di 50 microgrammi per mq d’aria senza superarlo. Le concentrazioni attuali, a differenza di quanto accaduto in gennaio, periodo in cui superavano di quattro volte i valori consentiti, presentano uno sforamento dei limiti più modesto.

Il quadro attuale quindi non prevede, secondo il Piano aria integrato regionale (Pair), obblighi di provvedimenti straordinari. Tuttavia, data la particolare situazione che si manifesta dall’inizio dell’anno, se il quadro non migliorasse, si renderebbe comunque opportuno intervenire con misure straordinarie.

Considerato che negli ultimi giorni i valori di concentrazione di Pm10, pure al di sopra del limite, sono però in fase di diminuzione, si valuta venerdì 24 febbraio l’opportunità di ricorrere a misure di limitazione delle emissioni straordinarie nei giorni successivi, ovvero: l’istituzione di domenica ecologica nella giornata del 26 febbraio; anticipo delle limitazioni alla circolazione previste dal Pair nei prossimi anni, cioè limitazione alla circolazione estesa ai veicoli euro 2 a benzina e euro 4 se diesel. Rimangono confermate le deroghe previste dal Pair.

La tregua è davvero durata lo spazio di un mattino. L’aria a Reggio Emilia è tornata a essere la peggiore dell’Emilia-Romagna, questa volta a pari demerito con Modena. Perché dall’11 febbraio a mercoledì (ultimo dato disponibile) Reggio ha totalizzato undici “sforamenti” delle Pm 10 su dodici giorni, e la serie negativa si è interrotta solo il 16, ma per ragioni puramente amministrative: il livello di Pm10 quel giorno si è fermato a quota 50, mentre  l’allerta ufficiale scatta a quota 51. Curiosamente, lo stesso livello 50 era stato registrato a Modena, mentre a Ravenna la media dei rilevamenti sulle 24 ore si era fermata, nello stesso giorno, a quota 49.

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