Largo ai giovani: dal 3 giugno prenotazione vaccinale possibile per tutti

Da giovedì 3 giugno prenotazione dei vaccini possibile per tutti. Altri 2,5 milioni di dosi di vaccini anti covid, oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione, sono in arrivo questa settimana in Italia

Da giovedì 3 giugno prenotazione dei vaccini possibile per tutti. Altri 2,5 milioni di dosi di vaccini anti covid, oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione, sono in arrivo questa settimana in Italia. Sono arrivate a quota 40 milioni (39.958.409 secondo il sito ufficiale del Governo) le dosi di vaccino distribuite alla regioni in tutta Italia.

I dati aggiornati dicono che sono state somministrate finora 35.435.853 dosi pari all’88,7% del totale distribuito, con 12.294.543 persone (pari al 22,66% della popolazione over 12) che hanno completato il ciclo vaccinale.
A questi vanno aggiunti circa altri 11 milioni di italiani che hanno già ricevuto la prima dose.

Intanto il vaccino della cinese Biotech Sinovac guadagna l’approvazione d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che lo omologa come “sicuro, efficace” e conforme agli standard internazionali anche nel processo di produzione. Il comitato indipendente di esperti vaccinali che fornisce i pareri all’agenzia Onu fa sapere che il vaccino – il secondo di produzione cinese approvato dopo il Sinopharm, sdoganato il 7 maggio – è utile per sopperire all’emergenza e somministrabile in due dosi distanziate di quattro settimane alle persone di 18 anni e più.

Il Sinovac, ha stabilito l’Oms, ha un’efficacia solo del 51% nell’impedire il contagio, ma del 100% nel prevenire i sintomi gravi e il ricovero, secondo i dati della sperimentazione, che tuttavia appare lacunosa nei dati sull’incidenza della copertura nelle persone di 60 anni e oltre. Fra i vantaggi accertati, dice ancora l’agenzia Onu, la facile stoccabilità, che rende il preparato Sinovac adatto all’impiego negli Stati meno ricchi. Ed è infatti già utilizzato in 22 Paesi, frutto della “diplomazia dei vaccini” di Pechino. Fra questi, Turchia, Brasile, Messico, Cile, Thailandia e Tunisia. Il via libera dell’Oms permette infatti al Sinovac di essere utilizzato nel programma Covax, che s’incarica di vaccinare i Paesi a basso reddito, altrimenti esclusi da ogni profilassi.

(Ansa)

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