L’Arcipelago sotto emergenza ambientale. Oggi il vertice con Clini

Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che stamani ha ribattuto “ai pazzi scatenati” che in uno speciale televisivo hanno sostenuto che la nafta fa bene al mare dopo un piccolo impatto, riferendosi al naufragio della nave Haven, sarà questo pomeriggio al vertice presso la prefettura di Livorno, per affrontare il problema dei rischi ambientali legati al naufragio all'isola del Giglio. La riunione era stata convocata nei giorni scorsi, d'intesa con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, per esaminare l'emergenza ambientale dei 198 fusti inquinanti caduti in mare dal Cargo della Grimaldi Lines il 17 dicembre 2011, ma il ministro, in seguito al tragico naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio  –  informa una nota del ministero – ha deciso di inserire nell'ordine del giorno  i rischi derivanti dal carburante dei serbatoi della nave affondata, gli interventi da predisporre a tutela dell'ambiente e più in generale alla navigazione delle grandi navi in aree naturalisticamente sensibili, come ad esempio il Parco nazionale dell'Arcipelago toscano. Alla riunione delle ore 15:00 parteciperanno il ministero dell'Ambiente, la Regione Toscana,  gli enti locali, la Protezione civile, l'Istituto superiore di sanità, l'Ispra, il Nucleo operativo Ecologico dei Carabinieri, il Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, ed il Reparto ambientale marino delle Capitanerie.

Il ministro Clini, che ha avuto parole di forte preoccupazione per i "sommozzatori che dentro la nave stanno affrontando un grave pericolo” a causa dei possibili movimenti del relitto,  è altrettanto preoccupato per il valore economico che le risorse naturalistiche rappresentano per il turismo, ma è deciso nell'affermare che la sicurezza viene prima di tutto. "Il  turismo è una fonte economica fondamentale del nostro Paese – ha dichiarato, riferendosi alle rotte delle navi  – ma le bellezze dell'Italia potranno essere viste da navi che restano a largo, consentendo ai turisti di raggiungere con altri mezzi i luoghi del nostro patrimonio turistico". L'obiettivo del ministro è di rivedere le regole di rotta sia delle grandi navi da crociera, sia delle superpetroliere.
Concordano con la posizione assunta dal ministro i senatori Pd Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Raffaele Ranucci che hanno chiesto al Governo di adottare rapidamente un decreto d'urgenza per vietare la navigazione dei colossi del mare in prossimità di tutti i luoghi più sensibili dal punto di vista ambientale “che si tratti della laguna di Venezia, delle aree protette marine o delle piccole isole''. L'Italia custodisce – hanno aggiunto alcune delle aree più pregiate e delicate del Mediterraneo, difenderne l'integrità è un obiettivo improcrastinabile'. E concludono auspicando che il tragico incidente della Costa Concordia “serva a passare dalle parole ai fatti”
 

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