Firenze – In un momento così difficile e drammatico sono proprio i medici che rischiano, ogni giorno, la vita per salvare tutti noi. Ma le notizie di cronaca di questi ultimi giorni ci dimostrano che non sempre vengono protetti proprio i salvatori che ci dovrebbero salvare.
Fa giustamente riflettere l’appello del direttivo dell’Ordine dei medici del capoluogo toscano che, in una lettera aperta, chiede di sottoporre a test virologici tutti i sanitari attivi negli ospedali dell’Asl Toscana Centro e nelle aziende ospedaliere del territorio, considerati tra le persone più esposte al virus, per individuare e isolare i positivi al Covid-19 e contenere il contagio.
“Firenze sta diventando, con le lente e asfissianti scelte che vengono fatte, una vera e propria incubatrice del coronavirus – si afferma nella lettera- o si sceglie di operare una sorveglianza attiva oppure la pandemia finirà per bloccare tutto il sistema assistenziale cittadino”.
“L’Ordine – prosegue il documento – evidenzia che è ormai conoscenza comune che una quota superiore al 70% dei contagiati sia asintomatica o paucisintomatica e pur contagiosa. In questo senso i sanitari ad oggi sono indubbiamente la fascia di popolazione più esposta al rischio di contagio diretto e i più a rischio di diffusione della malattia”. “Se i presìdi ospedalieri, gli ambulatori dei medici specialisti ambulatoriali e dei medici di medicina generale hanno operatori potenzialmente Covid positivi – proseguono i medici nella lettera, diventa prioritario identificare gli operatori positivi e metterli in quarantena, altrimenti tutta l’assistenza è destinata a collassare rapidamente”.
I medici chiedono inoltre di estendere questa strategia al settore della sanità privata e a tutte le categorie a rischio, tra cui forze dell’ordine e personale dei supermercati”.