Landini al 30%: la coalizione sociale piace agli italiani

La coalizione anti-Renzi del reggiano, secondo Ipsos, piace al 10% degli italiani mentre un altro 20% lo segue con simpatia. Nasce la “terza società”
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Una curiosa immagine di Landini

Fu Alberto Asor Rosa, alla fine degli anni ’70, il primo a parlare di un’Italia divisa in due società. Oggi Luca Ricolfi parla già di “tre società”. Quella delle garanzie fatta di dipendenti pubblici inamovibili e degli occupati nelle grandi fabbriche, tutelati dai sindacati, quella del rischio, delle partite Iva, di artigiani e piccoli imprenditori (coi loro dipendenti) e quella degli esclusi, lavoratori i  nero, disoccupati o semplicemente disperati.

Forse è per questo che dal sondaggio Ipsos, il progetto del reggiano Maurizio Landini, la coalizione sociale che guarda ai movimenti e non vorrebbe diventare un partito, piacerebbe già al 10% degli italiani mentre un altro 24% lo seguirebbe con interesse (anche se l’Italicum scompaginerebbe il risultato). Insomma una buona e crescente fetta dei cittadini dello Stivale pensano effettivamente che il bisogno di giustizia non venga propriamente rappresentato dalle forze in campo.

Si muovono in questo senso anche diverse forze reggiane alla ricerca disperata di una rappresentatività a sinistra visto che Sel sembra appiattita sulle posizioni del renzismo. A cogliere la palla al balzo di un possibile ritorno sulla scena l’ex rifondatore Alberto Ferrigno che annuncia la nascita di Sinistra e lavoro. Intanto il ritrovo è ai chiostri della Ghiara, non si sa mai.

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