La Landi Renzo ha chiuso il 2016 con ricavi per 184,24 milioni di euro, in flessione del 10,4% rispetto ai 205,52 milioni realizzati nell’esercizio precedente. In forte peggioramento il margine operativo lordo, che è risultato negativo per 2,9 milioni di euro, rispetto al rosso di 1,28 milioni del 2015, in conseguenza a un effetto volumi nel business automotive, ad una maggiore pressione sui prezzi, nonché ad un mix prodotto meno favorevole per l’after market, che ha margini più alti.
L’azienda ha registrato nel 2016 una perdita netta (esclusa la quota di terzi) di 25,25 milioni di euro, risultato che si confronta il rosso di 35,29 milioni contabilizzato nel 2015. A fine 2016 l’indebitamento netto era salito a 75,7 milioni di euro, dai 59,5 milioni di inizio anno. Nell’intero esercizio le attività operative hanno assorbito cassa per 6,1 milioni.
Recentemente l’azienda di Corte Tegge ha nominato il direttore generale Cristiano Musi nuovo amministratore delegato al posto del patron Stefano Landi. L’omonima famiglia e gli azionisti di controllo si sono impegnati ad effettuare un versamento in conto futuro aumento di capitale o in conto aumento di capitale della capogruppo di complessivi 8.866.500 di euro.
Come ulteriore misura di rafforzamento del capitale, l’accordo di ottimizzazione prevede che entro il 31 dicembre 2018 sia data esecuzione ad un aumento di capitale sociale per un importo complessivo di 15 milioni di euro che, per quanto riguarda la parte di spettanza degli azionisti di controllo, verrà eseguito mediante conversione del suddetto versamento in conto futuro aumento di capitale