Firenze – Dalla vicenda di Fritz Lang uno spettacolo che andrà in scena venerdì 8 aprile all’Arena Teatro Cinecittà- Cinema SMS S. Quirico (via Pisana n. 576, zona Isolotto, Firenze). Il Film Invisibile è uno spettacolo scritto e diretto da Francesco Mattonai che, con l’interpretazione di una compagnia della zona, mette in scena le vicende del famoso regista cinematografico espressionista tedesco che fu autore di Metropolis.
Il testo teatrale è nato due anni fa dall’incontro fra lo scrittore e regista fiorentino e la compagnia Teatro Riflesso di Colle Val d’Elsa. Rispetto ad allora, tuttavia, lo spettacolo è stato in parte rivisitato ed alcune scene sono state addirittura completamente riscritte. Quello di venerdì prossimo sarà quindi, in fondo, a tutti gli effetti un nuovo debutto.
Sullo sfondo, la Germania degli anni Venti, schiacciata dalla sconfitta nel primo conflitto mondiale. Thea Von Haurbou è sceneggiatrice dei film diFritz Lang. I due si innamorano e si sposano. Ma alle loro spalle cresce, tanto quanto il loro amore, il nazismo. L’ascesa di Goebbels e dei gerarchi hitleriani mette a nudo la fragilità della Repubblica di Weimar, così come quella dei due innamorati.
Divisi dagli ideali, Thea e Fritz, continuano assieme a fare cinema. Come se, per loro, le differenze non fossero un motivo sufficiente per farsi guerra.
Per Stamp abbiamo incontrato il regista ed autore dello spettacolo, che ci ha rilasciato qualche anticipazione in esclusiva.
I musicisti dicono che il secondo album è il più difficile. Questo vale anche per una seconda che in realtà è una nuova prima?
È stato un lavoro a due facce. Nelle scene in cui i cambiamenti sono stati minimi è stato facile rientrare, sia per me che per gli attori: ritrovare i personaggi e la loro personalità. Nelle scene nuove o fortemente riscritte abbiamo fatto un po’ fatica: come quando si allestisce uno spettacolo nuovo. Per questo è sia una seconda che una prima.
Com’è nata, in concreto, l’idea di raccontare la storia del regista di Metropolis?
Da un commento che proprio Fritz Lang ha fatto sul suo capolavoro, in un’intervista rilasciata negli ultimi anni della sua vita su un contrasto avuto con la moglie Thea per la scena finale. La forza con cui ne parlava mi ha dato l’impressione che ci fosse qualcosa di profondo nascosto sotto. Ho fatto un po’ di ricerche e quello che ho scoperto mi è così piaciuto da volerlo raccontare. Poi ho incontrato Irene e Alessandro e ho capito che potevamo renderlo reale.
Al di là del successo dello spettacolo, perché si è sentito di riproporre la stessa storia a due anni di distanza?
Questa storia è anche un grande specchio dei nostri tempi. La repubblica di Weimar è stato un periodo di forti cambiamenti, instabilità e paure. Ci sono molti paralleli con la situazione europea attuale. Alcuni, economici, li ho sentiti più forti due anni fa; altri, sociali, sono più forti adesso.
Ha sentito l’esigenza di modificare un’opera che, tutto sommato, andava bene già così com’era. Perfezionismo, o cos’altro?
Alcune delle idee che ho aggiunto le avevo in testa fin dall’inizio, ma al momento della stesura erano rimaste nella penna. Il testo aveva un suo equilibrio e non ho voluto forzare la mano. Ma in questi due anni quelle idee sono maturate e d’un tratto mi è sembrato naturale inserirle e concludere l’opera.
L’amore ai tempi di Weimar… a suo parere è ancora possibile oggi, per due spiriti di opposte vedute, condividere identici interessi culturali?
Per due singoli sì, anche se non è mai facile trovare una mediazione. A livello più generale è un tabù. Siamo in una società che fa barricate su tutto. Ma Fritz e Thea non erano due eroi, i tempi in cui hanno vissuto li hanno portati a trovare un equilibrio fuori dagli schemi.
Teatro riflesso è una realtà teatrale della Val d’Elsa nata nel 2009. Compagnia teatrale e scuola di recitazione, ha recentemente allacciato rapporti con il Teatro Cinema SMS S. Quirico di Firenze, dove si svolgerà lo spettacolo.
Francesco Mattonai è un giovane autore fiorentino che spazia dal racconto al testo teatrale. Le sue opere sono andate spesso in scena nei teatri della Val d’Elsa.
Il Film Invisibile
venerdì 8 aprile – ore 21.15
Arena Teatro Cinecittà- Cinema SMS San Quirico (via Pisana n. 576, zona Isolotto, Firenze)
Testo e regia di Francesco Mattonai
Con: Irene Biancalani, Alessandro Scavone, Marco Rugi, Valentina Paoletti
Info:www.teatroriflesso.it – 347 5531290
Biglietto:10€

