Firenze – Un luogo di cultura dedicato a un simbolo della lotta delle donne, della difesa dei diritti umani e degli emarginati: si tratta dell’Altana della Biblioteca delle Oblate, la terrazza panoramica che da stamani sarà intitolata ufficialmente a Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro e attivista brasiliana uccisa nel 2018. La cerimonia si è svolta questa mattina a porte chiuse per le disposizioni legate all’emergenza sanitaria.
Alla cerimonia erano presenti gli assessori alla Toponomastica Alessandro Martini, alla Cultura Tommaso Sacchi, Diritti e Pari Opportunità Benedetta Albanese, la console del Brasile Daniela De Souza, Paola Galgani e Antonio Galante della Camera del Lavoro, Ana Luiza De Souza dell’associazione Casa do Brasil em Florença, il presidente del consiglio comunale Luca Milani e della commissione Toponomastica Mirco Rufilli. “Sono onorato di aver rappresentato l’Amministrazione stamani nella cerimonia di scoprimento della targa che ricorderà per sempre una donna straordinaria in un luogo straordinario – ha sottolineato l’assessore Martini – . Una donna trucidata tre anni fa per mano ancora ignota ma mossa dall’odio, dalla violenza e dalla volontà di mettere a tacere una persona che si è sempre battuta per una buona politica, per i diritti civili, per il riscatto di tanti fragili, deboli e perseguitati nelle favelas brasiliane. Marielle Franco è diventata un simbolo di questo impegno in tutto il mondo e e Firenze, città dell’accoglienza, di attenzione alla dignità delle persone, ha voluto dedicarle un luogo di cultura nel cuore della città, frequentato dai giovani e posto in alto. In un luogo di cultura nel cuore della città e vissuto dai giovani come lei che ha voleva riscattare le persone discriminate proprio attraverso l’educazione e la cultura; in alto perché vogliamo che la storia di Marielle Franco sia per noi un esempio di virtuoso impegno da portar avanti a testa alta per l’oggi e per il domani”.
“Dedicare la terrazza delle Oblate a Marielle Franco vuol dire dare titolo e raccontare la vita di una giovane politica, sociologa e attivista per i diritti umani – ha aggiunto l’assessore Sacchi –. Una donna morta a 38 anni per mano omicida e quindi una consigliera comunale della sua città che ha dedicato la vita a battaglie per i diritti umani e per migliorare la vita delle sue concittadine e dei sui concittadini. Dare questo nome alla Altana della Biblioteca delle Oblate vuol dire di fatto ricordare alle migliaia di studentesse e di studenti che torneranno a frequentare presto questo luogo che quella vita è stata una vita importante per tutti noi. Quindi ringrazio la comunità brasiliana, la Cgil Firenze che hanno voluto insieme al Comune di Firenze questa intitolazione e ringrazio tutti coloro che l’hanno resa possibile iniziativa simbolica e ricca di contenuto. Marielle Franco era una donna libera e qui continuerà a vivere attraverso questa intitolazione”.
“Anche attraverso la toponomastica si può raccontare delle storie, non solo quelle del passato ma anche quelle attuali – ha dichiarato l’assessora Albanese – che possono essere una memoria da coltivare, un esempio per tutte le nuove generazioni. Chiunque passerà da questa altana e vedendo un nome che magari non conosce avrà la curiosità e la voglia di approfondire la vita di Marielle Franco, la sua storia e le sue battaglie per i diritti e l’emancipazione. Oggi quindi è un momento importante Oggi è un momento importante non solo per la nostra comunità ma anche per la politica fiorentina, nazionale e internazionale perché attraverso la storia di una donna coraggiosa e straordinaria anche noi siamo impegnati a portar avanti una battaglia per i diritti sociali, i diritti civili di tutte le minoranze”.
“Marielle Franco ha lottato per l’emancipazione delle donne e per i diritti degli ultimi: insieme alla Casa do Brasil em Florença, e in col sostegno del sindacato brasiliano Cut, avevamo chiesto al Comune di Firenze che le venisse intitolato un luogo simbolo della città e ci fa molto piacere che la scelta sia caduta sull’Altana delle Oblate, luogo di cultura, giovani, dialogo e apertura – ha dichiarato Paola Galgani della Cgil –. Vogliamo che l’esempio di Marielle, che resterà sempre vivo dentro di noi, possa servire per costruire una società più giusta e inclusiva, insieme alle nuove generazioni. Non dimentichiamo infine che Marielle è stata barbaramente uccisa: ci auguriamo che la giornata di oggi di Firenze possa aiutare chi in Brasile sta lottando per vedere individuati i mandanti del suo barbaro omicidio”.
È stata infatti la Camera del Lavoro di Firenze insieme alla Casa do Brasil em Florença a chiedere alla Commissione Toponomastica del Comune di intitolare un luogo a Marielle Franco, prima donna nera eletta in Consiglio Comunale a Rio de Janeiro ed attivista per i diritti degli emarginati uccisa il 14 marzo del 2018 a soli 38 anni. Marielle Franco è divenuta così, in pochissimo tempo, il simbolo in Brasile e nel mondo intero, della lotta delle donne, della difesa dei diritti umani e della lotta contro tutte le forme di oppressione. Dopo il via libera della commissione, ha preso il via la procedura che si è conclusa con l’approvazione della delibera di intitolazione e alla cerimonia di oggi, praticamente a tre anni esatti dalla morte di Marielle Franco.
L’Amministrazione sta lavorando per organizzare nei prossimi mesi, emergenza sanitaria permettendo, un evento aperto al pubblico dedicato a Marielle Franco proprio nel luogo oggi a lei dedicato.