L’allarme della stampa estera: Italia a rischio mafia

Parigi – “In Italia la gente disperata riceve offerte che non può rifiutare”: se ne preoccupano in molti pure  al di là dei confini del nostro paese nel timore che la criminalità organizzata si rafforzi  approfittando della crisi del coronavirus.

La mafia è sempre un argomento di richiamo, anche sulla stampa estera. Sono numerose in questi giorni le testate in Europa e oltre Atlantico a occuparsi del ruolo che  Cosa Nostra e le organizzazioni rivali  stanno potenziando in questi difficili giorni che l’Italia, e non solo, sta attraversando per colpa del Covid 19.

Stampa scritta e tv sottolineano come la mafia si stia adoperando per trarre profitto della crisi sanitaria, sia distribuendo cibo alle famiglie allo stremo nelle regioni con maggiori difficoltà economiche sia fornendo capitali a imprenditori in difficoltà.  Come rileva la BBC “il coronavirus è nuovo ma la distribuzione di cibo ai bisognosi è una vecchia tattica della mafia”.  L’obiettivo, ricorda, è sempre quello di acquistare credibilità , facendosi avanti come alternativa allo stato ,e rafforzare la sua base di consenso nel paese.

La CNN riporta che funzionari antimafia e ricercatori ritengono che la mafia stia già approfittando del coronavirus, soprattutto nel sud sia provvedendo alle necessità quotidiane della gente sia offrendo crediti a imprenditori sull’orlo della bancarotta e puntando la pioggia di danaro che verrà iniettata per rilanciare l’economia.

Alla tv americana la criminologa Anna Sergi ha ricordato come già in passato la criminalità ha dimostrato di poter muovere ingenti somme di danaro al di fuori del sistema bancario senza chiedere tutte le garanzie  solitamente richieste dalle banche in caso di prestiti.  Obiettivo è anche quello di intercettare a proprio vantaggio l’aiuto di Bruxelles: a scriverlo non è solo il giornale tedesco  Die Welt che, che con il suo titolo “in Italia la mafia attende solo una pioggia di soldi da Bruxelles, aveva suscitato accese polemiche.  Anche alcune testate francesi, come ,20 Minutes,  pensano che la criminalità organizzata non voglia farsi sfuggire questa manna.

L’allarme è comunque partito dopo che la ministra degli interni italiana Luciana Lamorgese ha espresso la sua preoccupazione che ritardi negli aiuti finanziari a chi è in difficoltà potessero generare iniziative da parte della mafia. Già all’inizio del lockdown, ricorda il quotidiano Les echos la criminalità organizzata aveva coordinato una serie di rivolte  negli istituti penitenziari del paese. Ora si sta concentrando nel distribuire aiuti, un” investimento”  che prima o poi vorranno riscuotere con interessi salatissimi.

Come ha dichiarato a Slate il procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho,  la mano tesa della mafia “non ha nulla a che fare con la carità cristiana, ma sono un modo di rendere più gente possibile indebitata e rafforzare l’influenza della mafia.”.

Comunque  il dito non viene puntato solo sulla mafia italiana: ad approfittare dell’epidemia ci sarebbero anche le criminalità organizzate dei paesi dell’est e anche i trafficanti di droga. In Belgio , ad esempio, dopo aver intercettato alla fine di marzo  1,6 tonnellate di cocaina proveniente dall’America latina, il ritmo  dei sequestri non è mai rallentato nonostante le difficoltà di distribuzione.

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