
E se fossero i civici l’ago della bilancia alle prossime elezioni amministrative in città, nel 2019? L’ipotesi sarebbe tutt’altro che campata per aria, in un quadro – come qualcuno prospetta – d’equilibrio, con tre schieramenti che s’attestano sul 30% o poco meno. In questo caso la lista civica potrebbe essere decisiva per decretare chi va al ballottaggio o chi lo vince.
Si sa che lo scenario politico è in continuo movimento e molto dipenderà anche dal riverbero su scala locale del gradimento nazionale di Pd, Lega e Movimento 5 Stelle al momento del voto amministrativo. Sulle alleanze potranno pesare, in certi casi, anche le indicazioni nazionali. Val la pena ricordare che i 5 Stelle, dove si è votato per le amministrative finora hanno privilegiato la corsa in solitaria. Sarà così anche a Reggio? Fatto è che in sala del Tricolore civici e pentastellati hanno collaborato finora su parecchi temi. Le prove di dialogo, insomma, sono già iniziate. Assai più improbabile un accordo tra civici e Pd. Alleanza civica boccia sonoramente l’operato della giunta Vecchi, e di conseguenza sarebbe impossibile far convergere i civici sul nome dell’attuale sindaco, pronto a candidarsi per il bis.
Le manovre in vista delle elezioni sono già iniziate. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno già annunciato l’alleanza per il voto del 2019. Alleanza Civica – che in sala del Tricolore esprime i consiglieri Cinzia Rubertelli e Cesare Bellentani -, con una convention a Bosco di Scandiano, ha aperto di fatto la propria campagna elettorale, iniziando a ragionare su alleanze e programma. Che dovrà segnare un “deciso cambio di passo” rispetto al governo targato Pd.
In sala, negli spazi dello Showroom&Academy della Prati group, c’erano diversi esponenti politici: una delegazione dei 5 Stelle guidati dalla capogruppo in sala del Tricolore Alessandra Guatteri e dal consigliere Gianni Bertucci, Giuseppe Manzotti per Fratelli d’Italia. Nessuno di Lega e Forza Italia (dato significativo). C’erano il sindaco di Viano, Giorgio Bedeschi, l’ex assessore Pd Franco Corradini, Duilio Cangiari, tra i promotori della mozione contro la maxi Arena, e poi, naturalmente, gli uomini e donne di Alleanza Civica: i vicepresidenti Giacomo Giovannini e Stefania Violi oltre al consigliere comunale Cesare Bellentani, Dario Caselli e Paolo Ferraboschi. C’erano anche gli esponenti dei comitati cittadini, a partire da Corrado Grasselli.
“Vogliamo aprirci alla città, risvegliare il suo senso civico e dialogare con le altre forze d’opposizione, convinti come siamo che l’obiettivo di portare il Pd al ballottaggio si possa raggiungere più facilmente formando un fronte comune”, ha detto in apertura di serata la Rubertelli. Che ha proseguito: “Sappiamo che, probabilmente, le logiche nazionali porteranno a scelte diverse, ma noi continueremo a lavorare per dare vita a una proposta più ampia possibile, su un programma concreto e condiviso”. Per la consigliera civica “Reggio Emilia è a un bivio e noi continueremo a lavorare per dare un’alternativa al governo Pd che ha soffocato talenti e intelligenze, osteggiato dialettica e confronto. Bisogna cambiare registro”.
Anche Alessandra Guatteri ha insistito sulla necessità di cambiare marcia per Reggio “che è stata svilita, snaturata. Non c’è una visione di città perché chi ha governato aveva altre priorità”. E ancora: “Con Alleanza civica abbiamo condiviso tante battaglie in questi anni. Noi siamo disponibili a dialogare con le liste civiche vere, con l’obiettivo di definire un progetto per i cittadini”. Dai comitati, che non faranno una loro lista ma è probabile che qualche loro esponente si candidi con le forze d’opposizione, arriva alla minoranza in sala del Tricolore un invito “all’unità e ad evitare le frammentazioni viste nel 2014, per far nascere un’amministrazione di colore diverso”.