La va mêl e pò la crés. La crisi di governo e l’inflazione, la siccità e la guerra, il caro-bollette e la benza, gli stipendi tra i più bassi d’Europa e le cavallette in arrivo… e pure il Covid che riparte di slancio. Godiamoci l’estate

Sabato italiano, parola d’ordine: godiamoci l’estate fin ch’è possibile… Crisi di governo al buio (qualcuno accenda la luce o almeno azioni la torcia dello smartphone), costi dell’energia alle stelle (con previsioni preoccupanti circa le scorte di gas per far fronte all’autunno-inverno), costo della benzina che tra le altre cose favorisce quel flagello che è la proliferazione monopattinica, allarme siccità con annessa crisi idrica e impazzimento ambientale generale (con temperature record che sciolgono i ghiacciai e ingrossano ‘a guàllera), inflazione in crescita e prezzi al consumo in aumento, stipendi da lavoro che non aumentano e che sono tra i più bassi in Europa (e milioni di poveri e di working poor che non arrivano a fine mese, lo dice l’ultimo rapporto Istat), ristoranti e hotel sempre più cari e destinati a chi se lo può permettere (toh, al massimo due cuori e una “caparra”), guerra in Ucraina e tensioni geopolitiche nel mondo (la Russia, gli Usa, l’India, la Turchia, la Cina, Marte, la Luna e Sticazzistan), Er Pupone e Ilary che si lasciano dopo 20 anni e Ramazzotti e la Hunziker che si cambiano affettuosità dopo 15, cavallette in arrivo manco fossimo nell’Egitto biblico e invasione di influencer sempre più scollacciate. Già, sono tempi difficili e, come se non bastasse (tanto per non farci mancare nulla), c’è pure il Covid che torna all’attacco…
Sabato italiano, parola d’ordine: godiamoci l’estate fin ch’è possibile. Crisi di governo al buio (qualcuno accenda la luce o almeno azioni la torcia dello smartphone), costi dell’energia alle stelle (con previsioni preoccupanti circa le scorte di gas per far fronte all’autunno-inverno), costo della benzina che tra le altre cose favorisce quel flagello che è la proliferazione monopattinica, allarme siccità con annessa crisi idrica e impazzimento ambientale generale (con temperature record che sciolgono i ghiacciai e ingrossano ‘a guàllera), inflazione in crescita e prezzi al consumo in aumento, stipendi da lavoro che non aumentano e che sono tra i più bassi in Europa (e milioni di poveri e di working poor che non arrivano a fine mese, lo dice l’ultimo rapporto Istat), ristoranti e hotel sempre più cari e dunque destinati a chi se lo può permettere (toh, al massimo due cuori e una “caparra”), guerra in Ucraina e tensioni geopolitiche nel mondo (la Russia, gli Usa, l’India, la Turchia, la Cina, Marte, la Luna e Sticazzistan), Er Pupone e Ilary che si lasciano dopo 20 anni e Ramazzotti e la Hunziker che si cambiano affettuosità dopo 15, cavallette in arrivo manco fossimo nell’Egitto biblico e invasione di influencer sempre più scollacciate. Già, sono tempi difficili e, come se non bastasse (tanto per non farci mancare nulla), c’è pure il Covid che torna all’attacco, ‘sto fetente…

L’Emilia-Romagna e il Covid: il bollettino con i dati del 15 luglio

Si registrano 7.777 nuovi casi (contro i 8.441 di ieri). Il tasso di positività è del 31,7%. Le vittime collegate alla pandemia sono oggi 18 (ieri erano 9).  I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 50 (+4 rispetto a ieri), l’età media è di 60,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.495 (+18 rispetto a ieri), età media 75 anni. I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, ad oggi sono 85.115 (+773). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 83.570 (+751), il 98,2% del totale dei casi attivi. Le persone guarite sono 6.986 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.573.803.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.676.172 casi di positività, 7.777 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.512 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.863 molecolari e 14.649 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 31,7%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.359 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 347.628) seguita da Modena (1.072 su 257.586); poi Reggio Emilia (946 su 188.757), Ravenna (829 su 157.370), Rimini (773 su 158.033), Parma (669 su 140.475), Ferrara (653 su 117.203); quindi Cesena (473 su 93.744), Piacenza (405 su 85.109), Forlì (377 su 77.724) e, infine il Circondario Imolese con 221 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 52.543.

Intanto continua la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 14 sono state somministrate complessivamente 10.612.819 dosi; sul totale sono 3.794.827 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.930.831. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione.

Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 6.986 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.573.803. Purtroppo, si registrano 18 decessi:

2 in provincia di Piacenza (entrambi uomini di 73 e 88 anni)
3 in provincia di Parma (tutte donne di 84, 87 e 95 anni)
2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 78 e un uomo di 81 anni)
2 in provincia di Bologna (entrambi uomini di 77 e 80 anni)
4 in provincia di Ferrara (tre donne di 58, 86 e 87 anni e un uomo di 91 anni)
1 in provincia di Ravenna (una donna di 91 anni)
3 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 94 e 97 anni e un uomo di 91 anni, tutti nel Forlivese)
1 fuori regione (un uomo di 83 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Piacenza).
Non si registrano decessi nelle province di Modena, Rimini e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.254.

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