Parigi – Un pinguino è l’eroe di un’ odissea che sa dell’incredibile: ogni anno, dal 2011, percorre a nuoto 8.000 km per andare a trovare il pescatore brasiliano che lo aveva salvato dalla morte. Puntualmente a giugno Dindim, così è stato battezzato, parte dalla Patagonia per trascorrere otto mesi con Joao Pereira de Souza, il pescatore di 71 anni che vive su un’isoletta al largo di Rio de Janeiro. Il pescatore, ora pensionato, lo aveva trovato morente su uno scoglio, coperto di petrolio e quasi interamente senza piume. Le cure erano state lunghe ma il pinguino si era ripreso tanto che 11 mesi dopo aveva ripreso il mare per raggiungere la sua banchisa, nelle acque antartiche della Patagonia. Joao pensava di non rivederlo mai più, ma si sbagliava.
Dindim infatti era rispuntato qualche mese più tardi proprio nello stesso posto in cui aveva ripreso la sua libertà. E da allora ogni anno si ripresenta per vivere accanto al suo salvatore da febbraio a giugno. Il pescatore ha dichiarato di amarlo ormai come se fosse suo figlio. E Dindim non si fa avvicinare che da lui: chiunque altro prova ad accarezzarlo rischia di essere preso a colpi di becco. “Non si è mai vista una cosa simile. Probabilmente il pinguino pensa che Joao faccia parte della sua famiglia” ha commentato il biologo Joao Paulo Krajewski alla tv brasiliana.
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