La stagione del Florida: variazioni sui nostri incubi quotidiani

Firenze – La guerra. La violenza sulle donne. Il terrorismo. Il lavoro e la sua drammatica assenza. L’emigrazione e il mai pacificato legame con la propria terra d’origine, l’immigrazione e le difficoltà connaturate ai processi di integrazione. Ma anche la memoria, il dolore, l’arte: la vita nella sua banale, sconcertante, straordinaria normalità.

C’è tutto questo nel teatro che il Teatro Cantiere Florida di Firenzeama, che cura, che produce e che ospita. Un teatro che racconta e che denuncia, che attraversa il mondo e che da esso si fa attraversare, che si traduce in sogno e non smette di interrogare l’incubo: un teatro che, direbbe Hannah Arendt, vuole «affrontare spregiudicatamente la realtà».

Da cinque anni, la Multiresidenza FLOW (Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Versiliadanza e Murmuris) anima il Teatro Cantiere Florida, il Quartiere 4 e la città, disegnando prospettive e delineando traiettorie.

Venticinque i titoli di questa stagione, ai quali si aggiungono le proposte di teatro per l’infanzia e la gioventù, inserite anche nel cartellone de Le Chiavi della Città. Quattro prime nazionali, una monografia di scena dedicata a un protagonista della regia contemporanea, un focus sui migranti, un evento speciale in occasione della Giornata della Poesia e di Marzo Mese della Donna, il consueto appuntamento con Materia Prima.

STAGIONE PROSA

A introdurre la stagione di prosa del Teatro Cantiere Florida è la seconda edizione di Oltre confine. La zattera dei migranti, il progetto inserito nel cartellone dell’Estate Fiorentina 2017 e realizzato con il sostegno del Comune di Firenze e del Consiglio di Quartiere 4, in collaborazione con la Coop. Sociale Il Cenacolo e la Coop. Sociale Albatros. Curati da Massimo Luconi e dal prof. Cesare Molinari, gli eventi che compongono Oltre confine costituiscono l’esito di un lungo laboratorio di formazione dedicato a un gruppo di migranti ospitati nel territorio metropolitano, durante il quale i partecipanti hanno approfondito la conoscenza della lingua italiana e si sono confrontati con la tecnica delle arti sceniche. Giovedì 12 ottobre, presso la Sala Consiliare del Quartiere 4 di Villa Vogel, Massimo Luconi incontrerà il pubblico e introdurrà un estratto del documentario realizzato in occasione della prima edizione del laboratorio. Domenica 15 ottobre, il Teatro Cantiere Florida ospiterà Storia di un bandito che conquistò il potere, spettacolo con il quale si concluse, nel gennaio 2017, la prima parte del percorso di formazione.

L’inaugurazione del cartellone di prosa è affidata invece a Giuliana Musso, insignita quest’anno del Premio Hystrio alla drammaturgia per avere affrontato «temi che toccano fino in fondo le donne e gli uomini contemporanei (…) esplorati con strumenti affini al giornalismo d’inchiesta». Musso torna a calcare il palcoscenico del Cantiere Florida venerdì 20 e sabato 21 ottobre. In Mio eroe, a prendere la parola sono tre madri, chiamate a testimoniare la vita di altrettanti figli caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001- 2014).

Venerdì 10 novembre è la quotidianità degli affetti e della loro banale degradazione che  Kronoteatro porterà in scena con Educazione sentimentale, dipingendo un microcosmo maschile dominato da paure e sospetti, nel quale l’improvvisa irruzione di una ragazza sembra determinare inaspettate possibilità, forse capaci di oltrepassare il muro dei pregiudizi. Trapanaterra. Tornare per non restare, in scena in prima nazionale venerdì 24 novembre, indaga la livida relazione tra due fratelli, separati dalla decisione del maggiore di abbandonare una terra d’origine,  la Basilicata, resa irriconoscibile dallo sfruttamento petrolifero.

Il 2018 si apre con Tu es libre, testo di Francesca Garolla finalista al premio Riccione per il Teatro 2017, in scena venerdì 19 e sabato 20 gennaio, diretto da Renzo Martinelli e prodotto da Teatro I, che filtra attraverso l’arte scenica l’esistenza di Haner, una delle tante foreign fighter che ha scelto in assoluta libertà di abbandonare l’Europa per unirsi a Daesh.

Venerdì 2 e sabato 3 febbraio Punta Corsara con Io, mia moglie e il miracolo, vincitore del premio I Teatri del Sacro 2015: il racconto di un paese senza luogo, di una bambina scomparsa, di un sedicente guaritore, immagini grottesche nelle quali è facile, e al contempo drammatico, specchiarci.

Il primo appuntamento della monografia di scena dedicata ad Alessandro Serra è per martedì 20 e mercoledì 21 febbraio: con Frame, prodotto da Cantieri Teatrali Koreja, delinea l’universo umano, prima ancora che pittorico, di Edward Hopper. Il secondo appuntamento della monografia, inserito in Materia Prima, è previsto invece per marzo: in Macbettu, prodotto da Sardegna Teatro, Serra trasferisce la vicenda shakespeariana in una Barbagia mitica e ancestrale.

Anche quest’anno, infine, il Teatro Cantiere Florida offre una variegata selezione di spettacoli per l’infanzia e la gioventù, inseriti nel cartellone de Le Chiavi della Città e proposti anche nella rassegna domenicale Il Florida dei Piccoli. Apre la rassegna Tre porcellini di Giallo Mare Minimal Teatro (domenica 12, lunedì 13 e martedì 14 novembre).

STAGIONE DANZA 

Il calendario della Stagione Danza di FLOW, inaugura venerdì 27 ottobre (con anteprima per le scuole giovedì 26 e replica sabato 28 in serale e matinée) con il debutto della nuova produzione di Leonardo Diana EGON – INTROSPETTIVA DA KLIMT A SCHIELE interpretata da Barbara Carulli, Noemi Segazzi, Valentina Sechi e dallo stesso Diana. Un lavoro, prodotto da Versiliadanza in collaborazione con Armunia, intorno alla poetica dei pittori viennesi in occasione del centenario della morte che si celebrerà nel 2018. Lo spettacolo è una performance multidisciplinare che vede la presenza di due video artisti, Nicola Buttari e Martino Chiti, delle musiche originali di Andrea e Luca Serrapiglio, del disegno luci di Gabriele Termine e le scenografie di Eva Sgrò.

MATERIA PRIMA 

Materia Prima, la rassegna organizzata da Murmuris, sarà una stagione lunga e densa che si aprirà già a dicembre con l’Odissea del gruppo teatrale dei detenuti di Sollicciano e un Sandokan di Zeches Teatro con 12 attori africani e si concluderà con un evento internazionale. Nel mezzo, giovedì 8 marzo, ore 21 Materia Prima ospita lo spettacolo vincitore Premio Scenario 2017: UN ESCHIMESE IN AMAZZONIA, ideazione e testo Liv Ferracchiati. Un Eschimese in Amazzonia, citazione dell’attivista Porpora Marcasciano, fa riferimento al contesto socio-culturale avverso «che compromette, ostacola, falsifica un percorso che potrebbe essere dei più sicuri e dei più tranquilli», perché di fatto mette in crisi il modello binario sesso/genere, omosessuale/eterosessuale, maschio/femmina. Un modello binario che invade le nostre vite e le condiziona senza che ce ne accorgiamo. La presenza nella società degli “eschimesi” chiede a tutti di rimettere in discussione le regole della società stessa. Il centro del lavoro è il confronto tra l’eschimese, ovvero la persona transgender, e la società. La società segue le sue vie strutturate e l’eschimese si trova, letteralmente, a improvvisare, perché la sua presenza non è prevista.

Foto: scena da Un Eschimese in Amazzonia

 

 

 

 

 

 

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