Nella sacrosanta e benedetta giornata reggiana di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne un ricco cartellone di iniziative in cui sono citate tutte o quasi le donne vittime del mondo tranne quelle ucraine. Eppure sono centinaia in questi mesi i casi di stupri accertati ad opera dei soldati russi sulle donne ucraine. Ma il tema, a Reggio, è troppo divisivo e, per non far stizzire un manipolo di nostalgiche veterocomuniste, si applica il “sano” metodo dell’autocensura. La violenza sulle donne da parte dei russi è una bestialità già ampiamente praticata dall’Armata Rossa nella Seconda guerra mondiale ai danni di donne polacche, tedesche e jugoslave. Secondo l’Onu lo stupro è usato dai russi come strategia militare. Ma niente, a Reggio le donne ucraine non esistono. Per colmare la lacuna mnemonica, alcune delle vittime della brutale violenza maschile (russa in questo caso) le ricordiamo noi nel pezzo dentro.
Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, designata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha invitato i governi, le organizzazioni e le Ong a realizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno. Anche Reggio Emilia ricorda questa giornata, evidenziandone fra l’altro il significato di ricorrenza civile di valori quali coraggio, contrasto a regimi dittatoriali e impegno politico. In questo stesso giorno, infatti, nel 1960 si consumò il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
La campagna di sensibilizzazione
Il Comune di Reggio Emilia promuove una campagna di comunicazione realizzata in collaborazione con l’Associazione Nondasola che gestisce il Centro Antiviolenza – Casa delle Donne, Reggio Città senza barriere, Farmacie comunali riunite (Fcr) e Consorzio Oscar Romero. In tutta la città verranno affissi manifesti di sensibilizzazione i cui testi sono composti con frasi raccolte da ragazzi e ragazze incontrati dall’Associazione Nondasola nei laboratori di prevenzione con le scuole secondarie di primo grado e le cui grafiche sono state realizzate da ragazzi e ragazze del progetto Strade – nuovo ambito socio-occupazionale a favore di persone adulte con disabilità del Distretto di Reggio Emilia – attraverso workshop di approfondimento. Con gli stessi soggetti è stato realizzato un video animazione – che ha ispirato la stessa campagna di comunicazione – sulla Convenzione di Istanbul, il trattato internazionale che affronta il tema della prevenzione e della lotta alla violenza contro le donne ed ha come obiettivi prevenire la violenza, proteggere le donne vittime, perseguire penalmente i loro aggressori. Ne è risultata una grafica che racconta in modo semplice e conciso, ma allo stesso tempo con profondità e autenticità, cos’è la Convenzione di Istanbul e perché riguarda tutti e tutte. Grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale il video animazione è stato condiviso con le scuole secondarie di secondo grado di Reggio Emilia e provincia.
Progetto post-it insieme contro la violenza maschile sulle donne
Nell’ambito del bando della Regione Emilia-Romagna finalizzato alla promozione delle pari opportunità e delle politiche di genere, prosegue il progetto “Post it. Insieme contro la violenza maschile sulle donne” coordinato dal Comune di Reggio Emilia in partenariato con l’Associazione Nondasola, la Cooperativa Giro del cielo, la Cooperativa Papa Giovanni XXIII che gestisce il Servizio Uomini maltrattanti, l’Associazione Casa d’Altri che gestisce Binario49, l’Associazione “Per te. Insieme contro la violenza maschile sulle donne” di Castelnuovo Monti, il Comune di Baiso e l’Unione montana (che comprende Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo) e l’Ufficio scolastico provinciale. Tra le azioni messe in campo e realizzate: laboratori di prevenzione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado condotti dall’Associazione Nondasola che hanno accompagnato l’installazione dell’opera d’arte “Parole, parole, parole” realizzata per il Comune di Reggio Emilia dall’artista Elena Mazzi. Si ricorda che l’opera di Elena Mazzi è tuttora visitabile nei luoghi della città in cui è stata realizzata ad oggi – Biblioteca Panizzi, Spazio Gerra, Casa delle Donne, Musei civici mentre nelle scuole è stata allestita al Liceo Chierici, Liceo Moro, Iti Nobili, Scuola media Manzoni, Scuola media di Baiso, Istituto di Istruzione Superiore Cattaneo Dall’aglio e Iis Nelson Mandela di Castelnovo Monti.
È possibile acquistare la carta da parati e alcune stampe fine art ispirate all’opera presso l’ufficio turistico Iat del Comune di Reggio Emilia sostenendo così il Centro Antiviolenza – Casa delle Donne gestito dall’Associazione Nondasola (per maggiori informazioni e prenotazioni scrivere a: info@nondasola.it)
Le iniziative promosse dal territorio
In occasione di questa ricorrenza, l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, le istituzioni del Tavolo interistutizonale per il contrasto alla violenza maschile sulle donne e le Associazioni del territorio mettono in campo diverse iniziative per ricordare l’impegno quotidiano del territorio nel contrastare le discriminazioni di genere e la violenza maschile sulle donne.
Si parte il 23 novembre, alle ore 21 al Teatro San Prospero di Reggio Emilia, in collaborazione con Iscos Emilia Romgna, va in scena il monologo “Perché io ho vinto” con l’attrice bosniaca Nela Lucic e la regia di Luca Gaeta. Lo spettacolo – tratto dal libro “Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio” di Luca Leone (Infinito edizioni) – racconta la vicenda di Bakira Hašečić, la “Lady Wiesenthal” della Bosnia Erzegovina, capace di reagire alle numerose violenze subite da lei, dalla sua famiglia e da altre donne della sua comunità e di dedicare la sua vita alla denuncia dei perpetratori di brutalità, stupri ed eccidi accaduti a Višegrad tra il 1992 e il 1994, durante la guerra. La serata – che sarà preceduta da due mattine per gli studenti delle scuole superiori cittadine, il 22 e 23 novembre – sarà arricchita dalla partecipazione dell’attivista Tamara Cvetkovic e del giornalista Luca Leone. Nelle stesse giornate l’artista sarajevese Benjamin Čengić realizzerà con gli studenti dell’Ipssc Filippo Re un laboratorio di murales e arte su pannelli mobili aventi per tema i diritti delle donne, le donne vittime di violenza e di guerra e a favore dei diritti della comunità Lgbtqi+. I prodotti artistici verranno esposti in forma semi-permanente presso la scuola e saranno visibili in occasione di aperture pomeridiane dedicate. Lo spettacolo e il laboratorio artistico si inseriscono nel progetto “Perché io ho vinto – a scuola di diritti” realizzato da Iscos Emilia-Romagna e Ipssc Filippo Re, con il contributo del Comune di Reggio Emilia nell’ambito del bando #RE21/22 laculturanonstaràalsuoposto e con il Servizio Pari Opportunità, e in collaborazione con Cisl Emilia Centrale, Istoreco, Fondazione Mondisineme, Fondazione E35 e Anolf Emilia Romagna.
Diversi e numerosi gli appuntamenti in programma nella giornata del 25 novembre. Alle ore 9, la Prefettura di Reggio Emilia promuove presso la propria sede la riflessione “Dal Medioevo ai giorni nostri si continua la battaglia contro la violenza sulle donne” affidata alla scrittrice reggiana Rita Coruzzi ed alla professoressa Rita Chesi. All’incontro – alla quale prenderà parte l’Assessora Annalisa Rabitti – saranno presenti la Prefetta Iolanda Rolli, il Procuratore capo Gaetano Paci, il Questore di Reggio Emilia Giuseppe Ferrari, la Dirigente della Divisione Anticrimine Marinella Caruocciolo, Alessandra Campani dell’Associazione Nondasola e gli studenti dei licei Moro, Pascal e Ariosto che potranno formulare domande alla scrittrice.
Nel corso del 25 novembre, la Polizia di Stato propone diverse iniziative, tra cui l’allestimento di un gazebo informativo a tema in piazza Prampolini, al mattino, e al centro commerciale “I Petali” nel pomeriggio dove illustrare gli strumenti preventivi finalizzati al contrasto del fenomeno della violenza di genere. Alle ore 12, invece, viene inaugurata in Questura la “Sala audizioni protette” dedicata all’ascolto delle vittime della violenza di genere e allestita presso la locale Squadra Mobile, e che ospiterà l’opera d’arte collettiva “Parole parole parole” di Elena Mazzi promossa dal Comune di Reggio Emilia. Infine, sempre al mattino, il personale della Divisione Anticrimine incontrerà docenti e studenti del Liceo Matilde di Canossa per sensibilizzare sul tema della violenza di genere e promuovere in particolare la campagna “Questo non è amore”, strumento utile e di pronto riferimento per i più giovani.
Infine l’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia, in occasione del 25 novembre, allestirà presso gli ingressi di alcune sedi locali – tra cui i sei ospedali del territorio – alcune paia di scarpe rosse femminili, simbolo della Giornate contro la violenza sulle donne: le strutture sanitarie sono infatti parte importante nella presa in carico, nell’assistenza e nel supporto ai percorsi di uscita dalla violenza per le donne che vi si affidano, in collaborazione con i servizi sociali e le associazioni del territorio.
Alle ore 17, nella sala degli Artisti della Biblioteca Panizzi di via Farini, è in programma “Senza Paura: storie di donne coraggiose e controcorrente” letture per approfondire il tema della violenza di genere, un incontro dedicato agli adulti per approfondire il tema della violenza di genere, fisica e non solo. La lettrice Roberta Chesi accompagnerà il pubblico alla scoperta della storia di due donne del passato che si sono distinte per la forza e l’incredibile tenacia con cui hanno lottato. L’evento è a ingresso libero e gratuito.
L’Associazione Dojo Sdk, che da anni pratica le Arti marziali e le Discipline orientali, organizza alle ore 19, presso la propria sede in Viale Olimpia 18, il Convegno “lotTiamo” contro ogni forma di violenza di genere al quale parteciperanno Mauro Rozzi della Fondazione per lo sport, Cinzia Strozzi dell’Associazione Nondasola, la Dottoressa Germana Corradini dei Servizi sociali del Comune di Reggio Emilia, la Dottoressa Giulia Merli dello Studio Bernadette e Progetto Aretè di Reggio Emilia e il Luogotenente C.S. Marco Orsolini del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia.
Sabato 26 novembre, Fiab Reggio Emilia Tuttinbici e l’Associazione Nondasola, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, propongono una pedalata di impegno civile contro ogni forma di violenza sulle donne: il ritrovo è per le ore 9 in piazza Martiri del 7 luglio. La Pedalata toccherà alcuni luoghi simbolo in cui sarà possibile ascoltare testimonianze sulle donne che anche a Reggio Emilia sono state uccise da chi diceva di amarle e mantenerne così vivo il ricordo. In caso di maltempo l’evento sarà rinviato a sabato 2 dicembre. È gradita la conferma della partecipazione entro giovedì 24 novembre a info@tuttinbici.org. Sempre sabato, alle ore 16.30 in piazza Casotti, Uisp Reggio Emilia organizza l’evento “Appese a un filo”, spettacolo a cura delle associazioni di danza del Coordinamento Uisp. Si prosegue il pomeriggio con la sosta al Temporary shop di Grade Onlus in via Crispi, che ospiterà i manufatti prodotti dai detenuti del carcere a favore delle associazioni che operano all’interno dell’Istituto Penitenziario. Alle ore 17, infine, al Cinema comunale Rosebud – è in programma la proiezione del film “Hava, Maryam, Ayesha” della regista afghana Sahara Karimi che sarà presente e dialogherà con l’Associazione Nondasola. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Cercando la libertà. Storie di diritti negati: le pratiche della resistenza delle donne dall’Afghanistan all’Europa” promosso dall’ufficio Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Iniziativa Laica, Associazione Casa d’Altri e Associazione Nondasola.
Dal 23 al 27 novembre il gruppo fotografico FuoriFuoco di Reggio Emilia propone una performance espositiva al parco Cervi: su di un telo rosso lungo 5 metri e alto 1,5 – appeso alla cancellata sul lato di piazzale Fiume – saranno esposte fotografie in bianco e nero accompagnate da frasi e aforismi sul tema della per promuovere la ricerca di una speranza.
Lunedì 28 novembre, alle ore 15 nella Sala di Vittorio della Cgil Reggio Emilia – nell’ambito della seconda edizione del progetto “Lavoro. Vita. Benessere”, promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con CGIL, Legacoop Emilia Ovest e Cisl Emilia Centrale – si svolge il seminario “L’autonomia delle donne in uscita dalla violenza: perché è così difficile raggiungerla?” a cura dell’Associazione Nondasola.
Per partecipare è necessario iscriversi al link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScz6R8BNSkdbxF_XkK3J42XG-VZReywNaDxSGRhZbj6Bwic5Q/viewform?vc=0&c=0&w=1&flr=0&usp=mail_form_link
Lunedì 5 dicembre, alle ore 18.15, lo Zonta Club International di Reggio Emilia organizza presso la Polveriera un incontro con l’avvocata Carmen Pisanello, penalista a Reggio Emilia da oltre 20 anni e iscritta all’albo speciale dei cassazionisti. Sarà possibile partecipare anche tramite diretta Facebook o tramite link a gotomeeting.
Dal 25 novembre fino al 10 dicembre il Soroptimist International d’Italia sosterrà la campagna internazionale Orange the World promossa da Onu, UNWomen e Federazione Europea: saranno 16 giorni di attivismo per realizzare iniziative ed azioni di sensibilizzazione utilizzando in tutta la comunicazione il colore arancione, simbolo di un futuro senza violenza di genere e il motto dell’Unione ‘Non accettare nessuna forma di violenza – Chiama il 1522’, per far conoscere il numero telefonico di servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, gratuito, attivo 24 h su 24, tutti i giorni dell’anno, che garantisce il completo anonimato.
La Biblioteca Panizzi allestisce una vetrina tematica su cui saranno esposti libri e film a tema accessibili al prestito; a disposizione degli utenti una bibliografia e una filmografia cartacee e scaricabili dal sito www.bibliotecapanizzi.it.
La fontana davanti al Teatro Municipale Romolo Valli in piazza Martiri del 7 luglio ricorderà la giornata illuminandosi di rosso come simbolo di sensibilizzazione e di lotta alla violenza maschile contro le donne.
La Provincia di Reggio Emilia promuove sul sito istituzionale un calendario completo delle iniziative promosse da enti e associazioni del territorio provinciale https://www.provincia.re.it/aree-tematiche/pari-opportunita/25-novembre-giornata-internazionale-per-leliminazione-della-violenza-contro-le-donne-lo-sforzo-corale-del-territorio-provinciale/
Le iniziative del territorio di Reggio Emilia sono consultabili sul sito:
https://eventi.comune.re.it/eventi/rassegna/365-donna/
Oltre alle numerose iniziative in programma, nei giorni precedenti la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne sono stati diversi gli appuntamenti già promossi e realizzati dalle istituzioni che compongono il Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne. Tra questi il convegno “L’evoluzione della normativa di contrasto alla violenza domestica e sulle donne: dal reato di maltrattamenti in famiglia, agli ordini di protezione, allo stalking sino al Codice Rosso” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia (10 novembre); il convegno “Cosa stai facendo alla mia mamma? – Figli e figlie di uomini autori di violenza: i vincoli, le complessità e le risorse del sistema dei servizi” promosso dai Servizi sociali del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con la Cooperativa Madre Teresa e l’Associazione Nondasola (22 novembre); l’iniziativa “La giustizia non e’ un gioco” promossa dal Coordinamento donne Spi Cgil Reggio Emilia e l’Associazione Nondasola in partnership con Scuola Internazionale Comics Reggio Emilia sul tema della giustizia come difesa per le donne vittime di violenza, con la presenza di Fabio Roia, magistrato e presidente vicario del Tribunale di Milano (21 novembre); il workshop esperienziale di counseling “Aggressività o incontro?” organizzato dal Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Unimore per riflettere su come riconoscere i comportamenti più o meno aggressivi nelle nostre azioni quotidiane (22 novembre).
Il lavoro di rete del tavolo
A tutte queste attività realizzate in occasione del 25 novembre si affianca il continuo lavoro del Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne: una rete di sostegno e di accompagnamento alla libertà ed all’autonomia di ogni donna, promossa dal Comune di Reggio Emilia a partire dal 2006 che offre risposte concrete, accoglienza adeguata ed ascolto attivo nei confronti di tutte le donne che vogliono uscire dalla violenza. Il Tavolo – composto da Comune di Reggio Emilia, Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Associazione Nondasola, Forum donne giuriste, Provincia, Consigliera di parità provinciale – ogni anno risponde ad un monitoraggio su base quantitativa attraverso la rilevazione di dati, ma anche e soprattutto, promuovendo azioni concrete in un’ottica di rete, affinché le donne che vivono situazioni di violenza, trovino risposte appropriate ed efficaci.
La situazione locale. Violenza sulle donne a Reggio Emilia dati relativi all’anno 2021 e primo semestre 2022
I dati riportati intendono fotografare quanto accaduto nel corso del 2021 e del primo semestre del 2022, da un punto di vista numerico, confermando la presenza attenta di tutti i punti della Rete e purtroppo il non arrestarsi di numerose donne che vivono situazioni di violenza in quanto donne.
Comune di Reggio Emilia – Poli territoriali dei Servizi Sociali
Le donne seguite nel corso del 2021 dal Servizio Sociale – Poli Territoriali che hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo sono 239, dato in aumento rispetto al 2020 in cui erano 226. Di queste, l’88,4% ha dichiarato che l’autore delle violenze è l’attuale partner – quindi coniuge, fidanzato o convivente -, il 7,1% un partner precedente, il 3,3% un famigliare e solo l’1,2% dichiara che l’autore non è stato né un partner attuale, né precedente, né un famigliare. La fascia di età prevalente degli uomini autori di violenza va dai 30 ai 49 anni.
Le donne accolte dai Servizi sono sia italiane che straniere e quasi tutte hanno figli minorenni; solo una piccola percentuale di esse non ha figli. La violenza registrata con maggiore frequenza è quella fisica e, a seguire in percentuale minore ma non meno rilevante, la violenza di tipo psicologico e quella multipla. Le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali, in stessa misura hanno preso precedentemente contatti con altri punti della Rete tra cui soprattutto Centro Antiviolenza, Pronto soccorso, Forze dell’Ordine.
Centro antiviolenza – Casa delle Donne – Associazione Nondasola
Nel corso dell’anno 2021 sono state 352 le donne accolte dal Centro antiviolenza – Casa delle Donne, gestita dall’Associazione Nondasola, dato in aumento rispetto al 2020 in cui sono state 299. La maggior parte sono di cittadinanza italiana e la fascia di età prevalente è quella compresa tra i 30 e i 49 anni, ma numerose le donne tra i 18 e i 29 che scelgono di cercare un sostegno; 139 sono le donne con figli minorenni e 96 con figli maggiorenni. La maggioranza delle violenze subite sono di tipo psicologico, fisico e multiple, ma sono numerose anche quelle di tipo economico.
Per quanto riguarda l’autore che agisce violenza, in 254 casi si tratta dell’attuale partner e quindi del convivente, fidanzato, coniuge, e in 29 casi del partner precedente; in maggioranza hanno la cittadinanza italiana e la fascia d’età prevalente è quella compresa tra i 30 e i 49 anni.
Non meno importante è il dato relativo al lavoro della Rete Interistituzionale, che dimostra che le donne che accedono al Centro antiviolenza, precedentemente si sono rivolte al altri punti della Rete ed in particolare alle Forze dell’Ordine, Pronto Soccorso, Servizi sociali ed Avvocati/e.
Pronto soccorso
Nel 2021 le donne che si sono rivolte al Pronto Soccorso per situazioni di violenza sono state 286 a cui si aggiungono 15 minorenni (di cui 2 casi trattasi di violenza sessuale). Questo dato evidenzia un incremento rispetto al 2020, in cui le donne accolte erano 242, ma che deve tenere presente l’emergenza sanitaria che era in corso e il conseguente lockdown che ha portato alla chiusura forzata nelle proprie case. Le fasce d’età più colpite restano due: dai 18 ai 29 anni e dai 40 ai 49. Le donne che hanno subito violenza risultano essere in prevalenza di nazionalità italiana, rispetto a nazionalità straniere. Sulla totalità dei casi, il 100% delle donne ha subito violenza multipla, ovvero, sia psicologica che fisica e nella maggior parte dei casi gli autori hanno avuto o hanno ancora una relazione affettiva con la donna. La maggior parte delle violenza dichiarate hanno avuto una durata inferiore a un anno, dato che fa supporre che a differenza degli anni passati in cui le donne subivano le violenze per anni e anni prima di denunciare, le donne abbiano aumentato il livello di consapevolezza per intraprendere percorsi di fuoriuscita.
Da gennaio a ottobre 2022 le donne maggiorenni che si sono rivolte al Pronto Soccorso di Reggio Emilia per situazioni di violenza sono state 222; di queste i casi di violenze sessuali sono 16. In questo periodo inoltre sono state accolte ed assistite 7 minori, dai 15 ai 17 anni, per violenza sessuale.
Consultorio familiare
Nel 2021, sono stati 9 i casi di violenza seguiti dal Consultorio. Prevalente è la fascia di età dai 18 ai 29 e dai 30 ai 39 anni, le richieste provengono maggiormente da donne straniere e in gravidanza e per tutte l’autore del reato è il partner o l’ex partner con storie di vita piuttosto diversificate poiché emerge il coinvolgimento di operai, dirigenti, disoccupati a conferma delle statistiche nazionali che raccontano di una violenza che non colpisce solo alcune fasce sociali ma è altamente trasversale. Il tipo di violenza riportata è per la maggior parte multipla, ovvero, sia psicologica che fisica.
Procura della Repubblica
La Procura di Reggio Emilia, nel periodo che va dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2022, ha iscritto i seguenti procedimenti: 124 per maltrattamento (art.572 del c.p.); 45 per stalking (art.612 bis) e, infine, 44 per violenza sessuale (art.609 bis). Le richieste di custodia cautelare per questi reati sono state 9 per il delitto di maltrattamenti, 2 per violenza sessuale e 2 per stalking. Sono stati invece richiesti gli arresti domiciliari per un caso di stalking e per un caso di violenza sessuale.
Questura
La Questura di Reggio Emilia nel corso dell’anno ha effettuato 40 ammonimenti.
Forum Donne giuriste
Per quanto concerne i dati degli ordini di protezione in sede civile nel 2021 ci sono stati 9 ricorsi: 8 presentati da donne di cui 6 accolti e 2 estinti, 1 presentato da un uomo e respinto. Le donne erano 6 donne italiane e 2 straniere contro 6 uomini di cui 5 italiani ed uno straniero.
Nel 2022 si è confermato il trend in calo, per aumento delle misure cautelari in sede penale: solo 3 ricorsi, presentati tutti da donne italiane contro 3 uomini (1 italiano e 2 stranieri). Di questi ricorsi due sono stati accolti ed uno estinto.