Firenze – Dalla Comunità dell’Isolotto giunge una lettera che ricorda la figura di Sergio Gomiti, Don Sergio, come in tanti continuarono a chiamarlo nonostante la scelta che lo portò alle dimissioni da parroco continuando a svolgere l’attività pastorale all’interno delle comunità cristiane di base. Stamptoscana.it mandando un saluto alla Comunità, riceve e pubblica:
“Il 12 aprile, domenica di Pasqua, è deceduto, all’età di 88 anni, Sergio Gomiti. Dopo il ricovero nel reparto di dialisi per un aggravamento delle sue condizioni generali non ce l’ha fatta a superare questa ultima crisi.
Sacerdote prima nella Parrocchia dell’Isolotto con Enzo Mazzi, poi dal 1965 nella vicina parrocchia popolare della Casella, dopo essersi dimesso da parroco in solidarietà con i parrocchiani dell’Isolotto ha continuato la sua scelta pastorale per una chiesa dei poveri e di servizio agli ultimi con la Comunità cristiana di base costituitasi all’Isolotto dopo il 1968, e nel movimento più vasto delle Comunità cristiane di base.
Ha lavorato alla Biblioteca Nazionale dove è stato restauratore dei libri danneggiati dall’alluvione e ha dedicato attenzione e cura alla dimensione della ‘memoria’ arrivando a costituire l’Archivio Storico della Comunità dell’Isolotto considerato dal Mibac di particolare interesse storico.
Fino agli ultimi giorni è stato un costante riferimento per la nostra Comunità con azioni quotidiane importanti e con il suo pensiero e i suoi scritti sempre ricchi di contributi, che partendo dalla memoria delle esperienze umane miravano alla ricerca di percorsi di liberazione ispirati all’insegnamento del Vangelo e orientati a dare concretezza agli orizzonti aperti dal Concilio Vaticano II. Oltre ad aver collaborato ai tanti testi collettivi della comunità, nel 2014 ha pubblicato il libro L’Isolotto. Una comunità tra Vangelo e Diritto Canonico.
Accanto al naturale dolore per la sua scomparsa, vorremmo esprimere anche la gioia e la fortuna di avere avuto in lui per tanti decenni un fratello che, imparando con noi, ci ha aiutati a coltivare con pazienza e anche nei momenti più difficili, un’idea di “ecclesia” nell’unica accezione per noi possibile e cioè di comunità di servizio e di prossimità verso gli altri e soprattutto verso gli ultimi e gli emarginati, secondo l’invito fatto da Gesù nella sua ultima cena. Sergio nella prassi della sua esistenza, ha coniugato un’attenta visione teologica nell’auspicio di una Chiesa che include e accoglie, con la semplicità del suo profondo legame con la terra e la Natura attraverso il quale rendere attuale il messaggio evangelico di rinascita e speranza. Per questa sua presenza e per il suo lascito di azioni e di scritti, Sergio Gomiti continua a vivere con noi e con tutti i fratelli e sorelle che, sparsi nel mondo, come lui ci ricordava sempre, continuano a lottare e a sperare in un futuro all’insegna di un umanesimo integrale”.
Comunità dell’Isolotto