Borgo San Lorenzo- Piera Ballabio, grande attivista di Italia Nostra, infaticabile paladina di tantissime battaglie per la difesa e la tutela del “suo” Mugello e dell’ambiente in generale, è morta ieri a 67 anni per una grave malattia. Piera Ballabio è stata per anni, per tutto il Mugello, uno dei riferimenti più importanti per l’azione di tutela e difesa delle sue terre, contro molte delle opere che ne avrebbero ferito e trasfigurato il volto. Fra tutte, la grande battaglia contro la Tav, e recentemente contro l’installazione massiccia delle pale eoliche sui crinali del Mugello. Prima in Legambiente poi con Italia Nostra, e nei dieci anni da consigliera comunale a Borgo San Lorenzo, ha fatto battaglie che sarebbero e saranno ricordate come appassionate ed epiche, dai disservizi su rifiuti e risorse idriche, ai tentativi di cementificazione di quelle vallate.
La ricordano con un accorato messaggio Mariarita Signorini (già Presidente nazionale di Italia Nostra) e Leonardo Rombai, Presidente di Italia Nostra Firenze, che verrà letto oggi, nel giorno dei suoi funerali, nella chiesa di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo: “No, non potevamo crederci, quando ieri si è diffusa la tremenda notizia della sua perdita, lei era una di quelle persone che pensi non possano morire mai, perchè incarnano ideali per cui vale la pena di battersi, ideali condivisi che negli anni hanno plasmato la nostra profonda amicizia. Piera era l’icona del Mugello, fin dall’epoca delle prime battaglie portate avanti sulla Tav (da quasi un trentennio), quelle in difesa dei corsi d’acqua, e da ultimo quella dei crinali, contro l’attacco massivo degli impianti eolici industriali. Era una coraggiosa paladina per la difesa del Paesaggio, dell’ambiente e dei Beni comuni. Speravamo tutti che avesse la meglio anche sul male che la tormentava da un paio d’anni, sembrava che la sua energia, la determinazione e il suo coraggio le potessero far vincere anche questa ardua battaglia personale, purtroppo non è stato cosi. Ci mancherà moltissimo, mancherà alle sue montagne, ai suoi boschi, agli storici castagneti di Vicchio e a tutta la gente che come lei difendeva questo patrimonio. Tocca ora a noi portare avanti la sua opera. A suo marito e a suo figlio vanno l’abbraccio commosso, la mia vicinanza personale e la gratitudine d’Italia Nostra Firenze, così ben rappresentata da Piera per l’intero Mugello”.