Firenze – E’ morto Giuseppe Matulli, parlamentare, amministratore, docente, dalle lunga esperienza politica che nella sua vita ha alternato la responsabilità nelle amministrazioni locali ( vicesindaco a Firenze, sindaco a Marradi, assessore a Scandicci), l’impegno come consigliere regionale, l’impegno in Parlamento e al ministero della Pubblica Istruzione, il contributo fondamentale nell’attività politica negli organi regionali e nazionali della Democrazia Cristiana prima, e del Partito Democratico poi, gli incarchi nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. Aveva 85 anni.
Nato a Marradi (Firenze) il 5 dicembre 1938, laureato in economia e commercio all’Università di Firenze, Matulli ha iniziato la carriera come ricercatore universitario in statistica. Ma è stata la politica la sua garnde passione. Entrato nella Democrazia Cristiana è stato membro della direzione provinciale di Firenze, della direzione nazionale e segretario regionale in Toscana dal 1983 al 1987, collocandosi in quella che era definita l’ala ‘sinistra’ del partito. In seguito allo scioglimento della Dc nel 1994, aveva aderito alla nascita del Partito Popolare Italiano di Mino Martinazzoli, per poi confluire nella Margherita di Francesco Rutelli nel 2002 e sostenere infine il Partito Democratico dalla fondazione nel 2007.
E’ stato eletto in Consiglio regionale nel 1970 e poi dal 1979 al 1987. Alle elezioni politiche del 1987 fu eletto per la prima volta deputato della Dc nella circoscrizione Firenze-Pistoia. Nella legislatura successiva, fino al 1994, fu confermato parlamentare. Dal 1992 al 1994, con i governi Amato e Ciampi, Matulli ha ricoperto la carica di sottosegretario alla Pubblica Istruzione. In questa veste nel 1994 aveva predisposto la legge di riforma della scuola superiore.
Così lo ricorda il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:
“L’ho conosciuto meglio e più profondamente durante gli anni in cui siamo stati insieme nella giunta del Comune di Firenze guidata da Leonardo Domenici Beppe era vicesindaco, e lì ho potuto apprezzarne la grande visione di modernizzazione che aveva della città. Con lui è andata avanti un’opera a me molto cara, la tramvia Firenze-Scandicci, i cui progetti erano stati finanziati quando ero assessore alla mobilità. Accanto alla cultura del buon governo, Beppe poneva sempre il suo profondo ideale legato all’antifascismo e all’impegno dei cattolici popolari. Espressione del mondo cattolico progressista che a Firenze ha avuto figure come, oltre a Giorgio la Pira, padre Ernesto Balducci, portatori illuminati del cattolicesimo radicato nella società civile, Matulli si è posto come leader carismatico della sinistra cattolica formando tanti allievi.
“Beppe aveva i piedi ben piantati per terra e lo sguardo lanciato oltre e in alto, e da questa sua posizione non ha mai smesso di dare il proprio contributo alla politica, fino all’ultimo periodo della sua vita, accettando la carica di assessore a Scandicci e portando avanti sempre il suo impegno nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. Per tutto questo lo ringrazio e mi stringo ai familiari esprimendo le condoglianze di tutta la giunta toscana”.
Questo l’omaggio di Rosy Bindi presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario dekla nascita di don Lorenzo Milani di cui Matulli faceva parte: “È con profondo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Beppe Matulli; cattolico democratico al servizio della sua comunità, servitore della Repubblica, politico intelligente e autentico, un vero amico. L’ho incontrato tante volte e ne ho sempre apprezzato la dedizione al suo territorio e l’acume politico. Componente autorevole del Comitato per il centenario della nascita di don Milani, fino a pochi giorni fa ha partecipato attivamente ad organizzarne il ricordo. Aveva conosciuto il priore a Barbiana e con lui ha lavorato da giovane ricercatore, assimilandone la lezione”.
Beppe Matulli sarà esposto domani dalle ore 07:00 alle ore 19:00. Le esequie si terranno martedì alle ore 11:30 a Firenze presso la basilica abbaziale di San Miniato al Monte.