Empoli – Alla quinta edizione la Sagra del Carciofo Empolese cresce, si espande e va a occupare uno spazio più grande e più centrale per attrarre ancora più visitatori e per promuovere ancora di più l’ortaggio tipico di questo territorio.
L’edizione 2016, organizzata come sempre dall’associazione culturale La Costruenda, si rafforza grazie alla collaborazione con l’Anpi Empoli, l’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani.
NOVITA’ – Sono dunque molte le novità che la quinta edizione della sagra offre. Come detto la location, si passa dal circolo Arci del Pozzale al Palazzo delle Esposizioni, in piazza Guido Guerra, a Empoli. Sede più ampia e confortevole per i visitatori, meglio utilizzabile per gli organizzatori e sicuramente raggiungibile più facilmente e visibile.
Inoltre aumentano i giorni dedicati alla delizia nostrana. La Sagra del Carciofo partirà giovedì 28 aprile, per proseguire il 29, 30 Aprile, 1° Maggio, quindi pausa per riprendere ancora di giovedì per il finale: 5, 6, 7 e 8 Maggio.
Ma le novità non finiscono qui. Come detto nasce infatti quest’anno la collaborazione con la storica associazione Anpi di Empoli che organizza in quei giorni il festival “Io Resisto”, sempre al Palazzo delle Esposizioni, con musica di qualità, incontri culturali, mostre e spettacoli.
Per la prima volta saranno presenti anche ‘nuove’ componenti del gruppo servizio ai tavoli e in cucina: sei donne detenute della Casa Circondariale femminile di Empoli, che lavorano nell’azienda agricola attigua al carcere gestita da La Costruenda. Sotto la misura dell’art. 21- lavoro all’esterno dei detenuti/e e internati – potranno far parte del personale della ‘Sagra del Carciofo’. Una grande opportunità di lavoro e di crescita in un contesto sociale che è un’occasione per fare esperienza in vista di un prossimo futuro di libertà.
CARCIOFO – Il Carciofo Empolese ha un’origine antica, conosciuto in Toscana sin da prima del 1800, quando il botanico Ottaviano Tozzetti stabilì le differenze tra il carciofo “violetto” e il carciofo “empolese”. Il carciofo empolese è privo di spine e ha una produzione tardiva: si raccoglie da marzo a giugno. Ha sapore intenso, una nota equilibrata di amaro e una consistenza particolarmente tenera e compatta. La sua particolarità è nella coltivazione e tecnica di produzione, rimaste invariate nel tempo, legate alle specifiche condizioni climatiche della zona.
I volontari dell’associazione culturale La Costruenda sono al lavoro con decine di volontari per offrire un servizio all’altezza e piatti prelibati: la specialità del Carciofo Empolese e della Valdelsa è declinato in tutte le salse. Dall’antipasto al dolce la cucina sarà tutta a base di carciofo.