
Garry Kasparov, uno dei più grandi campioni mondiali di scacchi di tutti i tempi, ha attaccato duramente Viktor Orban. Il leader estremista di destra ungherese Orban infatti ieri ha dichiarato: “Chiedo un immediato cessate il fuoco, questa strategia non porterà alla vittoria – ha detto Orban, ex dirigente comunista da tempo riconvertito al nazionalismo e da anni alleato di Putin – Il sostegno dell’Occidente all’Ucraina porta solo sofferenze agli Ucraini”. La replica di Kasparov non si è fatta attendere.
“Ogni volta che gli Ucraini avanzano sul terreno, a ogni sconfitta militare dei Russi”, ha dichiarato l’ex campione di scacchi, costretto da 10 anni a vivere in esilio per le ripetute minacce di morte ricevute dagli sgherri di Putin, “i propagandisti di Putin e i suoi sicofanti invocano un cessate il fuoco per un presunto congelamento del conflitto che darebbe solo benefici agli invasori russi”.

Negli ultimi giorni infatti gli Ucraini hanno ottenuto significativi avanzamenti sia nella regione di Zaporizhia che a sud-est verso il nodo strategico di Tokmok, in direzione di Melitopol (città temporaneamente occupata dai Russi che ha firmato un memorandum di intenti per gemellarsi con Reggio Emilia).
L’obiettivo degli Ucraini, costretti ad avanzare lentamente e con perdite significative, perché i Russi, anche a causa dei ritardi con i quali sono arrivati gli aiuti militari al Governo di Kyiv, hanno seminato milioni di mine nelle aree illegalmente occupate, è arrivare al mare e creare un corridoio che tagli i rifornimenti russi verso la Crimea, invasa militarmente dai soldati di Putin nel 2014. Kasparov è stato più volte arrestato in Russia per avere svolto attività politiche contro il regime paramafioso dell’ex funzionario del KGB. La Russia, come denunciano da tempo i servizi di intelligence, continua a intossicare l’opinione pubblica occidentale con un’intensa attività di trolling sui social spesso condivisa e rilanciata, oltre che da spie e propagandisti, da ignari cittadini. La propaganda putiniana fa breccia sui social soprattutto tra novax, nostalgici del comunismo e sovranisti di estrema destra.