La rivoluzione dei diti medi – Firmare e firmeremo

La rubrica settimanale di Eugenio Azzinnari. Scorretta, inutile, dissacrante e provocatoria

Che città stupenda. In via Piacentini sono state trovate, sul ciglio della strada, oltre trenta piantine di buonissima marijuana.  Oh. Oh. E qualora volessi aggiungere qualche altro commento direi senza dubbio, ancora: Oh. Oh.

Ma c’è comunque da festeggiare, Rossella Urru è stata finalmente liberata. Suonano le campane a festa. Nove lunghissimi mesi di prigionia, nove lunghissimi mesi di inferno, terrore, ambascia. Sinceramente credevamo che dopo nove mesi  così, la povera Rossella avesse una lunga barba incolta, magari qualche ciglia fuori posto, un po di peli d’ascelle accentuati, e invece no! Sembrava appena uscita da una puntata di X factor. Un po delusi, ma comunque contenti per la liberazione dai.

Che città stupenda dicevo, non si possono bere più alcolici in centro. O meglio si possono bere ma non nel vetro. O meglio, si possono bere in vetro ma non fuori. Cioè puoi bere alcolici nel vetro ma non devi uscire fuori dal locale. Però puoi bere alcolici nella plastica fuori e dentro. Ma il divieto non riguarda le distese e gli spazi dei pubblici esercizi commerciali. Ma comunque non in vetro. O forse si. O forse no. Insomma, questa immorale rubrica invita tutti a sbronzarsi per bene a casa perché nel caso in cui vi troviate a consumare una birra in centro è probabile che potreste piombare in un tunnel dillematico che vi rovinerebbe la serata. Forse l’esistenza. Vi trovereste domande a cui non è possibile rispondere.

Inaspettatamente è venuta a mancare la provincia di Reggio Emilia, ne danno il triste annuncio l’inutilità, lo spreco, e i nullafacenti tutti. Le esequie potrebbero iniziare Lunedi 30 Luglio nel consiglio straordinario. Si dispensa dalle visite.  In tutta onestà, però, sarebbe opportuno ricordare ai teorici della spending review che le province dovrebbero essere eliminate tutte! Tutte! Tutte! Non servono a niente, sono inutili, e costano. Se non ora quando?

A proposito, continuano le testimonianze d’affetto verso la classe politica italiana. Forse in Spagna e in Grecia si sono incazzati di più ma è davvero emblematico di come i cittadini abbiano preso a cuore la raccolta firme per il referendum popolare abrogativo promossa dal Comitato Unione Popolare: I sottoscritti cittadini italiani richiedono referendum popolare abrogativo – ai sensi dell’art. 75 della Costiuzione e in applicazione della Legge 25 maggio 1970, n. 352 – sul seguente quesito: ” Volete voi che sia abrogato l’art. 2 della Legge 31 ottobre 1965, n. 1261, determinazione dell’indennità spettante ai membri del Parlamento, pubblicata sulla G.U. del 20 novembre 1965, n.290?”

Da notare come giornali, telegiornali, media tutti o quasi tutti, eccezion fatta per la rete, se ne siano letteralmente sbattuti. VERGOGNA!

Firmare e firmeremo! Questo l’autoritario e fascista diktat che tale rubrica invia ai suoi lettori.

Attenzione c’è tempo fino al 27 Luglio! Si rechino tutti presso la segreteria generale Piazza C. Prampolini, 1 – 42121 Reggio nell’Emilia. Non è un consiglio, non è un invito, è un ordine.

La rivoluzione dei diti medi, Reggio Emilia.

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