La rivoluzione dei diti medi – Funghetti

La rubrica settimanale di Eugenio Azzinnari. Scorretta, inutile, dissacrante e provocatoria

Geniali i funghetti di Rota. Per dirla alla Fantozzi, subito dopo la visione del film “La corazzata Potëmkin”, una cagata pazzesca!
Una cagata, comunque, di oltre 600 mila euro! Ma che vuoi che sia, questo è solo un periodo leggermente poco fortunato, lievemente condizionato dalla crisi, sottilmente delicato per via di svariati motivi capitati di recente in Emilia. Tutti “d’accordo” i cittadini reggiani, decisamente. Mai vista una coda simile in Piazza Prampolini davanti ai banchetti dei valorosi grillini che si sono movimentati contro questo incredibile spreco di denaro pubblico. Le code della Salerno-Reggio Calabria, per rendere poco esageratamente l’idea, sono delle dilettanti allo sbaraglio.

L’assessore Catellani ha dichiarato: “Ci siamo posti il tema di come comunicare meglio la grande ricchezza che i nostri Musei contengono, come rendere più belli, come associarli ad installazioni di grande richiamo“. Ergo, siamo alla volgarizzazione vera e propria della cultura. Al marketing scarso e selvaggio. Dovrebbero ricordare all’assessore che il “richiamo” ai musei e al patrimonio culturale è il patrimonio culturale stesso. Ed è investendo su quest’ultimo che si “riqualifica” qualcosa. Stiamo parlando di musei, non di stadi di calcio! Non servono le installazioni di richiamo o i ristoranti superfighi nelle vicinanze. Già che ci sono perché non provano con il porno-marketing? Una vera e propria “Red disctrict” tutta reggiana. Sai che riqualificazione?
Comunque, noi della “rivoluzione dei diti medi”, rinomati intellettuali, e inguaribili spaccaballe, suggeriamo all’amministrazione comunale, assai ghiotta di “cagate firmate”, quanto segue: dopo in funghetti di Rota proponiamo la farfalla di Belen in marmo di Carrara, il crestino di Balottelli davanti a palazzo Magnani, la gigantografia in gesso di Schettino, un’imponente statua di Goldrake per rimarcare lo spirito “anime ” made in Japan, tra l’altro ben avviato con la scultura di Mazinga Z sulla rotonda in circonvallazione, l’immacolato seno immortalmente scolpito in bronzo di Ruby e, per parcondicio, il volto di Rosy Bindi sullo stile eterno dei quattro volti dei presidenti scolpiti nella roccia di Mount Rushmore. Insomma le idee non mancano, e che idee!
In breve, se da una parte l’amministrazione comunale si da da fare a tagliare servizi e a inasprire le tasse, dall’altra si concede il vizietto di qualche grande firma. Ok, passi Calatrava, ma i funghetti di Rota sono decisamente irritanti. Suvvia. Ci sembra proprio una vera e propria presa per il CULtura. Risata infelice. Battuta orrenda.
E cosa direbbe Marinetti? “Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.” Vi ricorda qualcosa? Futuristi!?
Questi musei sempre più imbrattati di poco valore dove una riqualificazione tipo consiste in un funghetto, infetta la cultura di un senso di vacuità. I futuristi, appunto, li prenderebbero a calci questi misteriosi assessori del nulla. Mah, lasciamo perdere.
Nel frattempo un’imponente ondata di buon senso pare abbia colto l’assessore Catellani che per il momento ha messo in stand-by i funghetti. Il nostro augurio è che egli decida di impiegare questi soldi in opere ben più utili o per lo meno più intelligenti. Altrimenti diti medi a go go.

La rivoluzione dei diti medi, Reggio Emilia.

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