Mentre tutti si chiedono a chi appartenga in questo periodo la farfalla di Belen (a cui questa rubrica riserva tanta stima) che in questi giorni sta facendo tanto parlare di se, e mentre a Reggio tutti si chiedono chi la spunterà in tribunale tra il bravissimo Luciano Ligabue e l’audace imprenditore che pretende dall’amato rocker ben ventimila euro per una piscina, la situazione in Italia e a Reggio precipita.
Il spred, come direbbe Tonino di Pietro, continua a crescere e questo sa tanto di beffa per noi poveri itagliani, chiamati a fare tanti sacrifici e trovarci dietro al danno anche la beffa! Dietro, appunto.
Qui si sprecano le copertine di Times, Vogue, Topolino e Playboy, ma questo signor Monti tanto decantato come salvatore della patria, siamo sicuri che abbia preso la strada giusta per tornare a rendere credibile agli occhi della finanza, al mondo e soprattutto a noi stessi, la nostra amata Italia? Aumenta le tasse, ma qualche decisione importante di taglio agli sprechi? Come per esempio l’abolizione delle province, il dimezzamento delle camere in parlamento (oltre che dei parlamentari), l’abolizione degli enti inutili come ad esempio le comunità monDane, ops scusate! Comunità montane, magari iniziando da quelle in pianura toh!… Insomma qualche decisione coraggiosa che non sia sostenuta come al solito dai soliti noiosi cittadini italiani, da posto fisso, la fa oppure no? Ah già dimenticavo… è ostaggio del Parlamento. Vabbeh.
A Reggio, comunque, nulla fa pensare al meglio. Iren cambia ragione sociale e prova a sbarcare nel mondo immobiliare vendendo le proprie sedi per 150 milioni. Lo apprendiamo da Mimmo Spadoni, il quale sostiene che non si tratterebbe di una vendita, ma: “del conferimento in un fondo di una parte degli immobili che non è legata a difficoltà di reperire liquidità sul mercato, ma permetterà, rispetto alla liquidità che normalmente Iren incamera dalla propria attività ordinaria, di avere un surplus quantificato in 150 milioni di euro da investire nelle attività caratteristiche dell’azienda”. Ahahahahahah. Ahahahahah.
Brutta Reggiana domenica. Clamoroso sit-in dei tifosi che intimano ai calciatori di depilarsi interamente, fare il pedicure e passarsi il fondotinta durante gli aperitivi al Prospero. Molto più creativi che a Genova.
Intanto Pagliani, Filippi & Co. promuovono, per nuove direttive partitiche, gare di burlesque in tutta la provincia di Reggio Emilia per allietare l’estate reggiana. Tale rubrica sostiene apertamente e pubblicamente tali propositi e si propone di attivarsi per spingere l’iniziativa.
Clamoroso a Guastalla, quello che è successo Sabato in centro è incredibile. Migliaia di api in volo costringono la polizia municipale a chiudere letteralmente il centro storico. Addio vasche del Sabato pomeriggio. I ben informati, e i complottisti, affermano che tali api siano state militarizzate e inviate dalle armate truzze dei centri commerciali, guidate dai Petali, già capaci di annientare il centro storico del capoluogo.
Ah, dimenticavo… La Circoscrizione Città storica mi sembra sia proprio finita in una “fossa”. Ok. Brutta battuta.
Alla prossima settimana. Buoni diti medi a tutti.